Domenica, 16 Dicembre 2012 00:00

Nel segno di Trillo

Immagine tratta dal sito straneideesulcervello

Chi ha imparato ad apprezzare lo stile asciutto e semplice del grande fumettista argentino Carlos Trillo (Buenos Aires1 maggio 1943 – Londra8 maggio 2011) attraverso le avventure dei suoi personaggi più noti (da Loco Chávez a Chiara di Notte, senza dimenticare il più recente Cybersix), non potrà non rimanere conquistato anche da Borderline, serie di fantascienza realizzata a quattro mani con il disegnatore Eduardo Risso.

Nata in Argentina sul finire degli anni Ottanta, e apparsa per la prima volta in Italia tra il 1995 e il 1996 in 55 puntate settimanali su Skorpio, l’opera è stata recentemente rieditata da Free Books in sette volumi in formato bonelliano, arricchiti per l’occasione dalle copertine inedite di Giuseppe Palumbo. 

La storia si svolge in un futuro apocalittico dalle atmosfere cyberpunk, in cui l’umanità sopravvissuta a un terribile conflitto globale è costretta a vivere rinchiusa in una città-stato circondata da deserto e macerie. La zona centrale della città, soprannominata Castello, è riservata soltanto ai cittadini più abbienti, che possono condurre al suo interno una vita sicura e innaturalmente lunga, grazie al continuo trapianto di organi. 

La vasta area di confine circostante è invece territorio dei poverissimi Infralumpen, spesso soggetti a mutazioni, e costretti a mettere in vendita organi interni, gambe e braccia per sopravvivere. Due potenti fazioni rivali, il Consiglio e la Giunta, si contendono il controllo di questo fiorente mercato umano, attraverso la diffusione di due droghe potentissime, l’Illusione e l’Astral, che permettono un controllo pressoché totale della volontà di chi le assume. 

Pubblicato in Fumetto
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