Si torna di nuovo a parlare della 194. Il 19 giugno 2013 la direzione della Asl 10 di Firenze ha previsto la chiusura del servizio di Ivg nel presidio ospedaliero di Borgo San Lorenzo, presidio di riferimento della zona sociosanitaria del Mugello. Questo verrà trasferito presso lo IOT di Firenze, creando ovviamente notevoli disagi a tutte le donne che decidono di ricorrere a questo tipo di intervento. Fin dal primo momento alcuni partiti politici e la società civile hanno creato un coordinamento a difesa della 194, che sta lavorando sul territorio per evitare un’ulteriore sconfitta della Legge 194 e per garantire il diritto all’autodeterminazione delle donne. Ho intervistato alcuni esponenti del coordinamento per verificare con loro la situazione e capire cosa è stato fatto a livello politico.
La terza Corte d’Assise di Roma ha parlato chiaro: le uniche persone che possono essere ritenute colpevoli per aver ucciso Stefano Cucchi sono cinque dei sei medici imputati; agenti della polizia ed infermieri sono stati dichiarati non colpevoli dal momento che il fatto non sussiste. E’ in questo modo che si chiude il processo di primo grado sulla morte del ragazzo: con l’attribuzione di pene irrisorie per chi non ha curato Stefano. Ma nessuno è parso interessarsi al perché Stefano ci sia arrivato in quelle condizioni tra le mani dei medici.
“E' stata una donna che approfittava della propria bellezza fisica per imporre attenzione finché il 9 marzo del 1973 fu sequestrata e stuprata. Ci vollero 25 anni per scoprire i nomi degli aggressori, ma tutto era caduto in prescrizione”.
Questa è una parte del breve servizio che il Tg 2 ha fatto in occasione della morte di Franca Rame. Da dove iniziare a commentare?
Hannah è una bambina di due anni che, grazie ad un trapianto di trachea, potrà cominciare a respirare da sola, senza aiuto di nessuna macchina. La notizia sta però nel fatto che la trachea che è stata trapiantata alla bimba (nata senza) è stata “costruita” grazie alle cellule staminali prelevate dal suo midollo spinale. Grazie alle ricerche portate avanti in anni ed anni, il Professor Macchiarini a Stoccolma è riuscito a creare un trachea nuova per la bambina partendo da un tubicino di gomma e ricoprendole con le cellule staminali prelevate. La trachea è stata poi impiantata nella gola di Hannah al Children's Hospital dell'Illinois.
Ennesimo rinvio alla corte costituzionale per una delle leggi più discusse in Italia. Stiamo parlando della “famigerata” legge 40 del 2004 sulla procreazione medicalmente assistita. Solo negli ultimi mesi abbiamo assistito a ben tre rinvii per legittimità costituzionale da tribunali diversi: Milano, Catania e Firenze.
“Mariage pour tous” è molto più di una legge. È una rivoluzione culturale.
Approvata in prima lettura dall'Assemblea Nazionale della Repubblica francese il 12 febbraio, dopo una maratona legislativa di 110 ore, il dispositivo è attualmente all'esame del Senato. Alla sera di mercoledì 10 aprile, la “camera alta” del parlamento d'oltralpe ha licenziato i primi due articoli, quelli relativi all'unione nuziale fra persone dello stesso sesso e all'adozione di bambini da parte di queste coppie. La lettura del Senato, che sinora non ha apportato alcuna modifica al testo approvato dall'Assemblea, potrebbe concludersi entro venerdì 12 aprile, stando alle parole del relatore della legge, Jean-Pierre Michel, riportate su Le Monde. Il confronto politico fra le sinistre e il centrodestra si sta focalizzando su alcuni elementi assenti dal testo di legge e che costituiscono il cruccio dell'UMP (Union pour un Mouvement Populaire, il partito del centrodestra): PMA e GPA. Procreazione Medicalmente Assistita e “Gestation pour Autrui”, gestazione affidata ad altri.
Si è riunito a Bologna, nei giorni 23 e 24 marzo, il Consiglio Nazionale di Arcigay, in occasione del quale è stato eletto il nuovo organismo dirigente.
Il nuovo presidente è Alberto Baliello, al suo fianco i due vice presidenti Rosario Duca e Salvatore Simioli. Nella segreteria nazionale dell’Associazione entrano a far parte anche Bruno Moroni, delegato omofobia e coming out, e Ottavia Voza, delegata tematiche trans.
La seconda parte della conferenza del primo marzo, “Da migranti a Liberi cittadini del Mondo” si sposta sulla tematica del caporalato. A prender la parola è infatti Roberto Iovino, Responsabile Legalità nel settore Agro Alimentare della CGL. Iovino sottolinea lo stretto connubio che esiste nel settore agro-alimentare tra criminalità organizzata e migrazione: citando le parole di Di Vittorio “il settore dell’agricoltura è migrante per costituzione”. Assistiamo infatti al dilagante fenomeno di intermediazione illecita della manodopera da parte della agro-mafie.
“Da migranti a Liberi cittadini del Mondo”, questo è il titolo che ha preso il convegno svoltosi il 1 marzo al Palazzo Medici Riccardi di Firenze, in occasione della ricorrenza di quel primo marzo 2010 che vide il primo grande sciopero organizzato dai cittadini stranieri che ha segnato un passo importante per la lotta contro la discriminazione e l’iniquità, contro l’ingiustizia e il razzismo e in nome di una società multietnica e multiculturale e del riconoscimento di una totale dignità umana e giuridica a tutti i cittadini stranieri, che vengono o nascono nel nostro paese e che tengono stretto il sogno di una paese che li accolga e che li tratti col rispetto che chiunque ha diritto di ricevere, perché possano sentirsi veramente cittadini liberi e integrati.
Se il mondo trema per una danza collettiva è possibile cambiare.
Il 14 febbraio 2013 le prime a danzare contro la violenza sono state le donne in Papua Nuova Guinea. Poi la danza ha attraversato l’Australia, l’Asia, l’Africa, l’Europa e l' America del Nord e del Sud. Ragazze, bambine, donne di ogni età, estrazione sociale, professione, tutte insieme per dire 'Stop the Violence', 'La violenza finisce ora' danzando sulle note di “Break the chain”.
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