Mercoledì 24 al Cinema Politeama di Pavia è stato proiettato il docu-film L'Inchiesta di Nella Condorelli, la serata è stata voluta dalla Fildis , sostenuta dal Comune di Pavia, in collaborazione con CinemaperPavia e Jaromil.

Il docu-film scava e fa luce sulla vicenda dei Fasci Siciliani, storia finita nel dimenticatoio forse perché si è conclusa con una cruenta repressione attuata dall’esercito governativo, forse perché è stata, nei fatti, una lotta di classe, forse perché l’enorme potere pacifico di pochi ha condizionato l’ azione del governo. La vicenda pesava nella coscienza di molti e perciò non poteva che essere ridotta a quattro righe nei libri scolastici.
La storia dei Fasci viene riprodotta, dalla documentarista catanese, in chiave artistica e teatrale, alternando alle immagini paesaggistiche della Sicilia i disegni di Nico Bonomolo e i monologhi di Francesco Foti ed Enrica Rosso.

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Giovedì, 28 Maggio 2015 00:00

Nella Guerra di posizioni

Nella Guerra di posizioni.

Il 24 maggio 1915 l’Italia, con una mossa strategica (?) decise che era arrivato il momento di entrare in guerra sostenendo e partecipandovi con la storica triplice intesa.
Era il tramonto della belle epoque, una sorta di Pax augustea in salsa primo-novecentesca, era il periodo delle prime vertenze sociali; la Cgil era nata nel 1906, i movimenti dei lavoratori si affacciavano prepotentemente sotto la bandiera socialista e in Russia era stata repressa nel sangue la rivolta del 1905 dopo la Domenica di sangue del Gennaio 1905 a Pietroburgo, preludio della futura rivoluzione bolscevica.

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Martedì, 24 Marzo 2015 00:00

Battaglie per la rivoluzione francese

La Rivoluzione francese e la teoria comunista sono strettamente legate da profonde ragioni. È in quel grande evento storico che affondano le radici del "socialismo francese", che costituisce, secondo la felice definizione di Lenin, una delle "tre fonti e tre parti integranti del marxismo". È nel corso della Rivoluzione francese che Gracco Babeuf organizza la sua "congiura degli Eguali", primo tentativo genuinamente proletario di prendere il potere. È sempre in quella cesura storica che prende vigore e si tempra l'idea che "libertà, uguaglianza e fraternità" siano parole vuote finché esiste una classe sottoposta allo sfruttamento economico. Su questo concetto si sviluppano le varie scuole di socialismo utopistico cui Marx ed Engels daranno poi il fondamento scientifico. Inoltre lo svolgimento della più grande rivoluzione borghese è stato per lungo tempo l'unico riferimento su cui Marx ed Engels potevano impostare e verificare le proprie ipotesi di strategia per la rivoluzione proletaria, e perciò entrambi la studiarono a fondo.

Così afferma la nota editoriale che apre l’edizione italiana dell’antologia di scritti di Michel Vovelle, pubblicata in Francia nel 1993 dalle éditions La Découverte e Société des études Robespierristes (una denominazione che è un programma) sotto il titolo: Combats pour la Révolution Francais; ora proposta da Pantarei sotto il titolo: Battaglie per la Rivoluzione francese.
Una nota che condivido, un testo la cui lettura consiglio ai lettori de Il Becco.

Pubblicato in Umanistica e sociale

"Credimi, il sole è dove uno sogna che sia. Se poi è quello dell’avvenire, illumina dappertutto."

Ad un anno di distanza dal primo volume esce il secondo capitolo de Il Sole dell’Avvenire, trilogia di Valerio Evangelisti dedicata alla storia italiana tra la fine del 1800 e il sorgere del “secolo breve”. La prospettiva è sempre quella emiliano-romagnola, seguendo numerosi legami familiari che permettono un affresco di largo respiro sui mutamenti sociali tra il 1900 e il 1920

Se in Vivere lavorando o morire combattendo prevaleva un sentimento di coinvolgimento entusiasta per il profilarsi dell’orizzonte di una nuova società, con l’asino Carl Max e la nascita delle prime forme associative socialiste, in Chi ha del ferro ha del pane tocca alla rabbia affermarsi su qualsiasi altra sensazione.

Pubblicato in Narrativa
Giovedì, 13 Novembre 2014 00:00

In ricordo di Anna Di Biagio

Domenica mattina, appena alzato, ho ricevuto un messaggio dalla mia attuale relatrice di tesi con il quale mi ha comunicato che la professoressa Anna Di Biagio era morta dopo tre anni di lotta contro la malattia che l’aveva colpita. Una condanna senza appello, che però non le aveva impedito di combattere e di tornare ai suoi amati studi e studenti nei momenti di tregua di questo lungo calvario.

Pubblicato in Umanistica e sociale
Martedì, 14 Ottobre 2014 00:00

Nativi americani: sopravvivere nella memoria

Articolo scritto da Chiara Del Corona e Lorenzo Palandri

Nell’ambito delle giornate dedicate alla Nazione Lakota, il 9 ottobre si è tenuta a Palazzo Medici Riccardi la conferenza dal titolo “Per un'Autostoria dei Primi Americani attraverso l’arte e la musica” presentata dalla Professoressa Naila Clerici che oltre ad insegnare Storia delle popolazioni indigeni persso L’università di Genova è anche presidente dell’associazione culturale, onlus,  Soconas Incomindios, che riunisce coloro che ha il fine di promuovere in Italia la conoscenza delle culture, della storia e delle problematiche attuali dei nativi americani e favorire “la comprensione di un diverso lontano per capire meglio la nostra realtà e le dinamiche della comunicazione interculturale”.

La professoressa ha esordito sottolineando il termine auto storia coniato da un indiano Sioux canadese col quale si intende un diverso modo di raccontare la storia seguendo il punto di vista dei nativi stessi. I quali  pur non avendo lasciato narrazioni scritte ci comunicano le proprie tradizioni e vicende storiche attraverso musica e arte. Proprio da queste inizia l’esposizione della Professoressa, che attraverso una raccolta di immagini figurativi ci ha portato all’interno del loro mondo così ricco e affascinante.

Pubblicato in Arti

Dall’antico al moderno:

la difesa dei territori di ieri e di oggi, beni comuni da preservare, beni comuni da salvare

[...] Predatori del mondo intero, adesso che mancano terre alla loro sete di totale devastazione, vanno a frugare anche il mare: avidi se il nemico è ricco, arroganti se povero, gente che né l'oriente né l'occidente possono saziare; loro soli bramano possedere con pari smania ricchezze e miseria. Rubano, massacrano, rapinano e, con falso nome, lo chiamano impero; infine, dove hanno fatto il deserto, quello lo chiamano pace”

Tacito (Agricola, 30)

La difesa del territorio, delle sue risorse, della sua sacralità ha da sempre contraddistinto la società; sia quella antica, remota che quella più moderna e più “evoluta”. Il sacro correlato alla natura al territorio è insito nella mente umana: basta guardare le antiche testimonianze rupestri preistoriche in grotta; da Lascaux alla grotta dell’Addaura in Sicilia, per capire quanto la natura sia stata protagonista nella storia dell’uomo.

Pubblicato in Territori e beni comuni

Il Serchio

tortuoso sfociando in mezzo alle barriere

di marmo già spaccate a Ripafratta guida

nel terribile abisso le onde che muoiono

di quella morte che amano gli amanti, vivendo

in ciò che sempre cercavano

Percy Bysshe Shelley da “La barca sul Serchio”

Ripafratta è una piccola frazione al confine tra le provincie di Lucca e Pisa, nonché al limite settentrionale del territorio del Comune di San Giuliano Terme. È uno di quei paesini che ti scorrono davanti velocemente quando non hai abbastanza tempo per fermarti e osservarli meglio. Eppure se qualcuno lo facesse, rimarrebbe sorpreso nel vedere le imponenti mura di quella costruzione che domina sul paesino tanto conteso nel corso dei secoli tra Lucca, Pisa e Firenze: la Rocca di Ripafratta.

Pubblicato in Toscana

Con il seguente articolo inizieremo una serie di nove pubblicazioni su Stalin e l'Unione Sovietica. L'intento dell'autore è quello di affrontare in maniera critica una delle pagine più strumentalizzate della storia del comunismo, cercando di mettere da parte umori e pregiudizi per lasciare posto ad una seria analisi ed interpretazione storica. Il lavoro sarà così articolato:

Premessa
1. Il problema politico-storiografico
2. Il problema ideologico alle origini dell'URSS

Pubblicato in Umanistica e sociale
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