La presentazione del numero 2 (il terzo) del cartaceo Il Becco, è stata l'occasione per proseguire con la discussione su come è cambiato il mondo del lavoro in questo nuovo millennio. Sotto l'etichetta #nonètempodilavorare si sta infatti sviluppando un dibattito articolato, a partire da un'iniziativa del 25 giugno 2013.

Pubblicato in Società
Martedì, 09 Luglio 2013 12:37

Di sindacato e giovani lavoratori

Leggiamo continuamente delle enormi difficoltà che incontrano i ragazzi nel trovare un impiego e dei tassi di disoccupazione giovanile da capogiro (ci aggiriamo attorno al 40%) che affliggono questo Paese. Ma i problemi dei miei coetanei che cominciano a relazionarsi al mondo del lavoro non finiscono qui: coloro che riescono a trovare un impiego sono spesso costretti ad avere a che fare con forme di avviamento al lavoro e di inserimento che, alla fine dei conti, altro non sono che un modo per pagare meno un lavoro che fatto da altri costerebbe di più.

Pubblicato in Sinistre
Sabato, 23 Febbraio 2013 12:31

Contratto nazionale: un bene comune

Come molti, più autorevoli di me, hanno ripetuto in questi ultimi mesi, è il lavoro l’emergenza di questo Paese. Ed è proprio per evidenziare le conseguenze nefaste di questa emergenza che questa mattina alla Casa del Popolo di Cintoia "La CGIL che vogliamo" di Firenze ha organizzato l’iniziativa “Il contratto nazionale è un bene comune” con i segretari nazionali di FILCAMS, FILCTEM e FIOM Franco Martini, Emilio Miceli e Maurizio Landini.

Pubblicato in Toscana
Venerdì, 25 Gennaio 2013 19:37

CGIL: un piano per il lavoro

Clicca qui per vedere il video intervista realizzato alla presentazione

 

Tutti coloro che lo scorso mercoledì mattina si sono affacciati all’auditorium dell’hotel prenotato dalla CGIL in occasione della presentazione del Piano del Lavoro in Toscana si sono visti consegnare un rapporto sulla situazione del lavoro nella provincia fiorentina. Un rapporto in cui è descritta una situazione drammatica: calano gli avviamenti di impresa e nel caso nuove aziende nascano, queste privilegiano sempre più la stipulazione di rapporti di lavoro precari ed incerti. Contemporaneamente, sono aumentati gli iscritti alle liste di mobilità (del 16,4% rispetto al prima trimestre del 2011) ed il sostegno del sistema creditizio alle imprese si è rivelato insufficiente. E sono proprio queste condizioni in cui imperversano l’economia e il lavoro in Italia, insieme alla consapevolezza del fatto che quella vissuta in questi mesi è una crisi strutturale, che hanno spinto il maggiore sindacato italiano ad elaborare un Piano per il lavoro. Si è scelto di parlare di Piano del lavoro, termine che rimanda direttamente a Giuseppe Di Vittorio, poiché un “patto” non è più sufficiente, data la situazione, e l’esperienza dell’Agenda Monti ancora deve finire di rilevare i suoi effetti nefasti. Un Piano per il lavoro che veda la partecipazione di tutti coloro che credono fermamente nella necessità di un cambiamento radile e del ripudio della strada tracciata dalle politiche di Monti.

Pubblicato in Toscana
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