×

Attenzione

JUser: :_load: non è stato possibile caricare l'utente con ID: 10355

Martedì, 21 Ottobre 2014 00:00

All we need is love

“All We Need is Love”.
Flash Mob a Empoli per chiedere la parità dei diritti civili per le coppie omosessuali.

Il 18.10.2014 Empoli, Piazza dei Leoni, si è tenuto il presidio a favore dei diritti civili e dei matrimoni omosessuali. Hanno aderito a quest'iniziativa: "Fabbrica comune per la sinistra", "Isrka-Laboratorio sociale","Il diritto di essere io","Dusca Bartoli sindaco x Empoli", "Arci empolese Valdelsa".
Dalle ore 18:00 la piazza inizia a riempirsi di persone, circa un centinaio tra donne, uomini e bambini si siedono simultaneamente,dando il via al Flash Mob, in sottofondo "All you need is love " dei Beatles, riprendendo il nome della protesta.

Pubblicato in Toscana

Il rapporto “Nunca más”, pubblicato in seguito alla caduta dei regimi militari sudamericani, rivelò il vasto fenomeno che prevedeva il sequestro, l'arresto, i processi sommari, le torture, i campi di concentramento, gli assassini e l'occultamento delle salme di coloro che venivano identificati come oppositori politici dalle forze di polizia dei regimi militari. Tale fenomeno è universalmente riconosciuto come crimine contro l'umanità dall'articolo 7 dello Statuto di Roma del 17 luglio 1988 e dalla risoluzione delle Nazioni Unite n. 47/133 del 18 dicembre 1992. 

In Messico, lo scorso 26 settembre gli studenti della Normal Rural di Ayotzinapa, giudicata dallo Stato federale “un esempio improduttivo e fortemente socialista”, sono stati attaccati in un agguato teso da agenti di polizia e sicari legati all’organizzazione criminale denominata Guerreros Unidos.

Pubblicato in Internazionale
Mercoledì, 08 Ottobre 2014 00:00

Omofobi in piedi

Durante la giornata di domenica, in cento (in realtà cinquantaquattro, ma ne sono assurte agli onori della cronaca molte meno) piazze d’Italia si teneva la “veglia” per la «libertà d’espressione» delle cosiddette Sentinelle in piedi. Sul piano dell’immagine, la strategia comunicativa è semplice e perfetta: starsene in piedi in file ordinate, in silenzio, a leggere (o fingere di leggere) per un’ora; colpire l’attenzione dei passanti con la propria impassibilità e la propria purezza, anche spirituale, di belle statuine. Non fare «niente di male». Il silenzio e la tranquillità della manifestazione, tuttavia, non corrispondono ad altrettanto pacifici intenti.

Pubblicato in Diritti

Non cessano di far discutere le intenzioni del governo Abe di estendere l'uso di lavoratori stranieri nel Sol Levante come manodopera a basso costo nei settori in cui i salari troppo bassi non attraggono un numero sufficiente di lavoratori nipponici.
A giugno il governo conservatore ha reso noto la propria strategia per l'aumento del numero di lavoratori stranieri nel Paese (in particolar modo nel settore edilizio) mediante l'utilizzo del Programma di Apprendistato Industriale e Tirocinio Tecnico, un programma originariamente volto a far acquisire competenze tecniche a lavoratori di Paesi in via di sviluppo di modo che questi possano poi impiegare le stesse nella crescita economica delle nazioni di provenienza. Nell'ambito del programma, tuttavia, si sono sviluppate pratiche lavorative di sfruttamento (alcune segnalate anche dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti).

Pubblicato in Pillole dal giappone
Martedì, 26 Agosto 2014 00:00

Un posto occupato contro il femminicidio

Un manifesto in una sedia ed un oggetto abbandonato o meglio, un oggetto che attende che sua la proprietaria venga a riprenderlo: è questo “Posto Occupato”. Campagna di sensibilizzazione contro il femminicidio, partita a giugno 2013 da Rometta Marea (Messina), e divenuta “contagiosa” in ogni parte d’Italia e può essere appoggiata dal singolo cittadino e/o ente di ogni genere, e da ogni tipo di associazione.

Un gesto semplice ed apparentemente banale ma estremamente concreto e carico di significato dedicato a tutte le donne vittime di violenza che in quel posto non potranno occuparlo più.

Pubblicato in Diritti

Eppure niente sembra cambiare, quand'è che ci lasceranno in pace/ C'è la guerra nelle strade e la guerra in Medio Oriente/ Invece di combattere la povertà combattono le droghe/ Così la polizia può venire a scocciare me/ Che non ho mai commesso un crimine senza essere costretto a farlo
Così Tupac Amaru Shakur in “Changes” descriveva la propria vita, i propri rapporti sociali e con la legge a Harlem, ghetto degli afro-americani a New York dove passò la sua prima adolescenza con la madre Afeni Shakur.

Pubblicato in Internazionale

Sarà attivato definitivamente nel 2017, ma entro novembre di quest'anno - secondo quando afferma il Pentagono - saranno ultimati i test.
Parliamo ancora una volta del MUOS (Mobile User Objective System): devastante sistema radar composto da 46 antenne N.R.T.F. (Naval Radio Transmitter Facility), che dal 1991 viola la riserva naturale della Sughereta di Niscemi (CL).

Ad un anno esatto dalla pacifica invasione da parte di migliaia di No MUOS i militanti hanno deciso di organizzare il “Campeggio Resistente No Muos”, dal 6 al 12 Agosto, che avrà il suo picco con il corteo nazionale di Sabato 9 agosto per i sentieri della Sughereta.

Pubblicato in Territori e beni comuni

La Chiesa Cattolica e il mondo omosessuale non si sono mai trovati dalla stessa parte, in nessuna battaglia politica o su temi etici. Questo è un fatto piuttosto incontrovertibile. Ma la fede cattolica e l’omosessualità sono due aspetti inconciliabili della vita di una persona?

Per molti, anche in Italia, sembra di no.

 

Pubblicato in Società

Pochi giorni fa in Inghilterra si sono celebrati alcuni matrimoni gay. La legge è stata approvata in via definitiva dal Parlamento nel 2013, con conseguente assenso reale del 17 luglio dello stesso anno. Un atto dovuto poiché in Gran Bretagna le coppie omosessuali godono già degli stessi diritti genitoriali delle coppie etero: possono ad esempio adottare bambini, ricorrere alla fecondazione assistita o alla maternità surrogata.  

Pubblicato in Società

Il Parlamento Europeo ha da poco adottato una controversa risoluzione sul contrasto della prostituzione e il suo sfruttamento, sulla quale si è scatenato il dibattito internazionale nel quale, prevedibilmente, non si è data la giusta attenzione alle organizzazioni di categoria di sex workers.

Anche all'interno dello stesso Parlamento Europeo le contraddizioni non sono mancate: quasi tutti i gruppi si sono spaccati, con un alto numero di europarlamentari che hanno votato diversamente da quanto indicato; la maggioranza che ha approvato la mozione si regge sui popolari EPP, gruppo con le più alte percentuali di coesione nel voto insieme ai riformisti conservatori ECR (tendenzialmente coesi nell'astensione), mentre gli stessi S&D proponenti della risoluzione si sono nettamente spaccati tra favorevoli e contrari. Ancor meno coesione si è registrata nei gruppi più piccoli – Verdi, sinistra radicale del GUE, liberal-democratici ALDE – dove però a favorire la dispersione percentuale è proprio il basso numero di membri. Estrema destra EFD prevalentemente astenuta o non votante.

Pubblicato in Diritti

Free Joomla! template by L.THEME

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti.