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Sabato, 12 Agosto 2017 00:00

La torre nera

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La trasposizione cinematografica delle grandi saghe fantasy è sempre un’opera complessa: anche nei migliori dei casi ci saranno fan scontenti dell’interpretazione.

Nel caso del primo film tratto dalla saga La torre nera, partorita dalla penna di Stephen King, le recensioni negative hanno nettamente prevalso. L’idea di un film sul La torre nera nasce addirittura nel 2007 ma la realizzazione ha visto un percorso travagliato: cambio di regia, di sceneggiatura e addirittura di produzione hanno reso l’operazione particolarmente lunga. Il risultato è un’opera che a detta di molti non riesce a rendere la complessità di quella che è considerata l’opera principale e più complessa del maestro dell’horror. Una storia articolata, che oltre a svilupparsi in ben otto romanzi, costituisce un riferimento costante per la produzione dell’autore.

A mio modesto parere, per quanto non si possa parlare di capolavoro, la trasposizione cinematografica diretta da Nikolaj Arcel (Royal Affair ma anche Uomini che odiano le donne in veste di sceneggiatore) non merita di certo di essere distrutta dalle critiche che ha scatenato.

La semplificazione ha portato ad una storia fantasy caratterizzata da molti dei topoi del genere: la presenza di mondi paralleli, un male assoluto che ne minaccia l’esistenza, un ragazzino ignaro delle proprie capacità destinato a salvare l’universo. Il film racconta infatti la storia di un ragazzo molto problematico, Jake Chambers, che vive a New York e grazie alle visioni che ha in sogno viene a conoscenza di un universo composto da mondi paralleli e minacciato da uno stregone malvagio, Walter Padick, interpretato da un affascinante Matthew McConaughey. Jake si troverà coinvolto, come presumibile, in una battaglia per salvare il mondo a fianco del misterioso pistolero Roland Deschain, il meraviglioso Idris Elba.

Una trama quindi forse un po’ troppo semplificata viene compensata dalla una buona caratterizzazione dei personaggi principali: ottime interpretazioni, su tutte quelle di Elba e McConaughey ma anche il giovane Tom Tayler, rendono il risultato finale decisamente piacevole. Una pellicola che permette allo spettatore di passare due ore piacevoli immersi in un idillio tipicamente fantasy che permette ai più utopisti di noi di crogiolarsi e che, finendo, lascia comunque il desiderio di vedere il secondo capitolo della saga.

Ultima modifica il Venerdì, 11 Agosto 2017 17:27
Diletta Gasparo

"E ci spezziamo ancora le ossa per amore
un amore disperato per tutta questa farsa
insieme nel paese che sembra una scarpa"

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