Nel corso dell’ultimo anno si è molto sentito parlare della vicenda Stamina. Per riepilogare rapidamente, tal Davide Vannoni, laureato in lettere, sostiene circa dal 2007 di aver trovato una cura rivoluzionaria e risolutiva nei confronti di un gran numero di malattie degenerative, basata sul differenziamento di cellule staminali mesenchimali – presenti nel midollo rosso di persone adulte – in neuroni.
Nel 2013 il parlamento italiano vota l’avvio di una sperimentazione, che si arena ben presto sulla base del rifiuto di Vannoni di consegnare i protocolli. In seguito buona parte del materiale pubblicato su Stamina si rivela oggetto di falsi o di plagi da ricerche precedenti che, oltretutto, hanno dimostrato l’inconsistenza delle teorie su cui sostiene di basarsi Vannoni[i].
Il 5 novembre è stato approvato il discusso Decreto scuola - Decreto Legge 104/13 presso la VII Commissione Cultura, Scienza ed Istruzione del Senato.
Nonostante le numerose apologie da parte del Governo Letta (in primis dal Ministro Carrozza), avallanti la retorica della controtendenza rispetto i precedenti esecutivi, tale decreto non può essere realmente considerato come un’inversione di tendenza sul tema della scuola e dell’università. Non “restituisce finalmente risorse e centralità al mondo dell'Istruzione”, come invece afferma l’ansioso “rassicuratore” Napolitano.
Arriva in questi giorni, dopo il licenziamento da parte del Consiglio dei Ministri del nove settembre scorso, il Decreto Legge sull'istruzione.
Il titolo dato a questo DL 104 è “misure urgenti in materia di istruzione, università e ricerca”. Si tratta del primo provvedimento organico sull'argomento da parte di questo governo, anche se la natura stessa indica in una legge di conversione dall'iter molto incerto la possibilità che esso si tramuti in legge.
Che il principale bersaglio dell'adesione alle politiche bancarie alla fine fossero i settori statali – che già avevano sofferto un sostanzioso dimagrimento per tutti gli anni novanta, accusati ingiustamente di essere la linfa dell'imperante corruzione – questo lo si era capito fin da Maastricht.
Il Becco è una testata registrata come quotidiano online, iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Firenze in data 21/05/2013 (numero di registro 5921).