Relazioni internazionali, notizie da altri paesi, ingiustizie sparse per il globo.
Immagine liberamente tratta da upload.wikimedia.org
La “Vicenda Siriana” nel presente contesto internazionale e all’interno della -Crisi nel/del Vicino Oriente
Prima di affrontare l’attualità del conflitto che si sta svolgendo nel territorio della Repubblica Araba di Siria è necessario ripercorrere, rapidamente, la storia di questo paese.
Ampie convergenze si coagulano intorno alla difesa dell'articolo 9 della costituzione giapponese. Una significativa presa di posizione è stata espressa dell'arcivescovo di Tokyo Okada il quale in un'intervista concessa al settimanale comunista Akahata ha dichiarato: “l'articolo 9 riflette gli insegnamenti di Gesù Cristo il quale si è espresso contro l'omicidio e la ritorsione. Dobbiamo difenderlo a tutti i costi”.
Importanti presenze internazionali alla conferenza mondiale contro le armi atomiche che si terrà da 2 al 9 agosto ad Hiroshima e Nagasaki, ha infatti confermato la propria partecipazione il regista statunitense Oliver Stone. Sempre sul fronte nucleare il 2 giugno nella capitale nipponica si è tenuta una importante (circa 60.000 partecipanti) manifestazione di protesta contro l'intenzione del governo Abe di riattivare gli impianti nucleari spenti in seguito alla catastrofe del 2011 e di esportare impianti nucleari all'estero: “è assolutamente assurdo che il governo spinga per esportare reattori giapponesi quando l'incidente nucleare di Fukushima non è ancora sotto controllo” ha dichiarato durante il proprio discorso il Presidente del Partito Comunista Giapponese Shii.
Di seguito la seconda parte – dedicata al contesto europeo – del documento redatto nell'estate 2012 come sintesi degli interventi ospitati nel corso di circa due anni dalla rivista online La Prospettiva, per promuovere un confronto costruttivo fra le diverse anime della sinistra sui temi della crisi e delle politiche economiche e del lavoro.
PER UN'EUROPA DEI POPOLI E DEI DIRITTI
Dalle vicende degli ultimi due anni è emerso con sempre maggiore evidenza come la costruzione stessa di questa Europa, che oggi ha assunto un enorme peso politico ed economico, si presenti di per sé come ademocratica.
In questo senso occorre porre il tema del conflitto contro la “tecnica”. Quella “tecnica” presentata come neutrale (there is no alternative, avrebbe detto Margaret Tatcher) ma che risponde in realtà ai rapporti di forza esistenti, oggi tutti a favore di quei dogmi neoliberisti che sono causa stessa dell’esplosione della crisi.
L'aereo che riportava a La Paz il Presidente della Bolivia Evo Morales da Mosca, si era recato in visita di stato, è stato obbligato qualche giorno fa ad atterrare a Vienna, a seguito del divieto di sorvolo dello spazio aereo deciso dai governi di Italia, Francia, Spagna e Portogallo, ovviamente su richiesta pressante degli Stati Uniti. A Vienna inoltre l'aereo è stato perquisito.
Media, governi europei e loro parti politiche stanno trattando da diversi giorni il fatto dei controlli a cui sono sottoposti i governi europei, le istituzioni dell'Unione Europea, la Banca Centrale Europea, le banche centrali dei paesi membri, verosimilmente ogni luogo significativo di potere, da parte USA, più precisamente da parte della National Security Agency (NSA), la principale agenzia di intelligence statunitense. Ma, come narrerò, è una vecchia storia, tutt'altro che una novità. Come tale, una vecchia storia densa di complicità europee di varia natura.
Il Becco è una testata registrata come quotidiano online, iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Firenze in data 21/05/2013 (numero di registro 5921).