Domenica, 06 Novembre 2016 00:00

Pillole dal Giappone #158 - Sempre più probabile una revisione dei lavori olimpici per Tokyo 2020

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Il Ministero della Giustizia
ha annunciato che questo mese avvierà un'inchiesta/sondaggio sul razzismo nel Sol Levante. I questionari saranno inviati a 18.500 cittadini stranieri maggiorenni residenti in 37 diverse Prefetture. Le domande presenti nella rivelazione mirano a conoscere se tra i rispondenti ve ne siano che abbiano subito od assistito a discriminazioni (in particolar modo nelle scuole o nella ricerca di un appartamento).

In ambito militare, lo scorso 25 ottobre, la ministra della Difesa, Tomomi Inada, ha annunciato l'estensione (per altri cinque mesi) della partecipazione delle Forze di Autodifesa alla missione di peacekeeping UNMISS in Sudan del Sud. Per la ministra le cinque condizioni (tra esse il cessate il fuoco tra le parti in conflitto) che consentono la partecipazione delle FA alle missioni internazionali sono rispettate e le truppe nipponiche (che qui hanno compiti di ricostruzione di infrastrutture) possono “condurre importanti attività in condizioni di sicurezza”. Rimandata ancora la decisione circa l'assegnazione (possibile alla luce delle modifiche di legge sul ruolo delle FA approvate nel settembre 2015) di nuovi compiti.
Sul collasso delle trattative di pace e dunque sulla impossibilità per il Giappone di proseguire nella missione si sono già espressi numerose volte tanto le opposizioni quanto esponenti del mondo accademico e civico.


E' stato, nel contempo, approvato in Commissione alla Camera dei Rappresentanti un disegno di legge volto a consentire un maggior uso dello spazio a fini militari che ha avuto il voto favorevole, oltre a quello della maggioranza PLD e Nuovo Komeito, anche del Partito Democratico e dell'opposizione di destra di Osaka ishin no kai e quello contrario del Partito Comunista.

Sul fronte nucleare il Giappone dovrebbe proseguire nella collaborazione energetica - anche nucleare - con l'India, siglando un accordo durante la prossima visita (prevista per fine mese) del premier indiano Modi a Tokyo. Una prima intesa era già stata sottoscritta nel dicembre 2015 durante la visita di Abe in India.
Il governo Abe appare, dunque, sempre più determinato a rafforzare la propria presenza nel Subcontinente fornendo sostegno e tecnologia, ancorché per fini civili, ad una nazione che non ha sottoscritto il Trattato di Non Proliferazione nucleare.

Sul voto ONU per un nuovo trattato che preveda il bando delle armi atomiche che ha visto il Giappone schierato tra i “no”, proteste si sono avute da parte dell'opposizione (“una vergogna” per il leader dei comunisti Shii) e degli hibakusha, i sopravvissuti dei bombardamenti di Hiroshima e Nagasaki. Prima del voto l'associazione che li rappresenta, Nihon Hidankyo, si era appellata allo stesso Obama affinché la mozione fosse approvata.

Lo scorso martedì, intanto, il ministro degli Esteri Kishida ha confermato la presenza di una nuova piattaforma cinese (la diciassettesima) per la ricerca di idrocarburi nel Mar Cinese Orientale al confine tra le Zone Economiche Esclusive dei due stati. “E' estremamente disdicevole che la Cina prosegua unilateralmente nonostante le nostre reiterate proteste” ha affermato il titolare degli Esteri di Tokyo.
Consueta la risposta della RPC, affidata alla Portavoce degli Esteri Hua Chunying: “le attività esplorative per la ricerca di gas e petrolio nel Mar Cinese Orientale si svolgono, tutte, in acque sotto l'indiscutibile giurisdizione cinese. Auspichiamo che il Giappone rispetti i diritti sovrani e la giurisdizione della Cina e si astenga dal fare commenti impropri sulle legittime attività da noi compiute”.

In economia importanti novità interesseranno il mondo dei trasporti marittimi. Le tre più importanti società portacontainer del Sol Levante (Nippon Yusen K.K., Mitsui O.S.K. Lines, e Kawasaki Kisen Kaisha) hanno annunciato la costituzione, nel luglio 2017 (per essere operativi entro aprile 2018), di una società congiunta nella quale confluiranno i rispettivi rami afferenti il trasporto merci (core business delle tre aziende). Le tre società rappresentano il 7% del mercato globale nel settore e la nuova joint venture company potrebbe diventare il sesto operatore mondiale.

Sempre in ambito economico, secondo dati forniti dal Ministero delle Infrastrutture, Trasporti e Turismo, il numero di visitatori stranieri nel Sol Levante nel 2016 avrebbe superato, al 30 ottobre, la cifra di venti milioni. L'obiettivo del governo nel comparto è di superare i 40 milioni annui di turisti per il 2020 (anno dei prossimo Giochi Olimpici di Tokyo) ed i 60 milioni per il 2030. Il maggior numero di turisti proviene dalla Cina (poco sopra i cinque milioni), seguita da Corea del Sud (oltre tre milioni e settecentomila) e Taiwan (2.300.000 i turisti provenienti da Formosa). Gli stranieri che avevano visitato il Paese nel 2015 erano stati 19.730.000.

Notizie meno buone arrivano invece dalla Banca Centrale del Giappone. Il suo Governatore, Haruhiko Kuroda, ha spostato, il primo novembre, l'auspicato raggiungimento della soglia del 2% di inflazione “intorno al 2018” mentre precedentemente aveva individuato “la fine del 2017” come possibile periodo di conseguimento dell'obiettivo.

E', frattanto, giunto il dettagliato rapporto del tavolo consultivo del governo metropolitano di Tokyo per la riduzione dei costi olimpici. I consulenti della Prefettura hanno proposto l'uso di strutture già esistenti sia per quanto riguarda le gare di canoa (che dovrebbero svolgersi secondo i piani originari nella baia di Tokyo) che per quanto concerne la pallavolo (utilizzando l'Ariake Arena e la Yokohama Arena).
Mentre per quanto riguarda l'inquinamento del sito di Toyosu, che dovrebbe essere la nuova sede del mercato del pesce di Tsukiji, ha risposto, in forma scritta, alle domande rivoltegli dalla Governatrice Yuriko Koike, il Governatore al momento della decisione dello spostamento: l'ultranazionalista Shintaro Ishihara. Ishihara ha negato di aver ricevuto rapporti sull'inquinamento del sito da parte degli uffici della Prefettura, di non essere stato coinvolto nelle trattative per l'acquisto del sito e di non sapere nulla anche in merito ad un mancato accordo con l'ex proprietario dei suoli, la compagnia elettrica Tokyo Gas, per le spese di decontaminazione.
Il gruppo metropolitano del Partito Comunista in Assemblea ha già chiesto che dodici persone (e tra esse proprio Ishihara) siano chiamate come testimoni nell'ambito dell'indagine amministrativa iniziata dalla stessa.

Nel contempo alla Dieta il TPP (l'accordo di libero commercio per l'area del Pacifico) – che sta ritardando con la sua discussione l'approvazione del disegno di legge sull'Accordo di Parigi per il clima – ha ottenuto, lo scorso venerdì, un primo via libera, tra le proteste dell'opposizione, nella Commissione speciale istituita nella Camera dei Rappresentanti e dovrebbe essere sottoposto al voto d'aula il prossimo martedì.

In tema lavoro si apprende (lo rende noto il periodico comunista Akahata) che la compagnia pubblicitaria Dentsu, che ha visto il suicidio, secondo l'inchiesta in corso per troppo lavoro (karoshi il termine giapponese che designa il fenomeno) di una lavoratrice ventiquattrenne, si era vista riconosciuta la definizione di azienda “worker-friendly” nel 2007, 2010 e 2013 da parte del Ministero del Lavoro. Ministero che aveva addirittura inserito l'azienda, nel 2008 e 2009, tra le prime dieci in fatto di promozione di un corretto bilanciamento lavoro/vita privata. Norihisa Tamura, ministro del Lavoro nel 2013, ha ammesso, in un recente dibattito televisivo, l'errore compiuto dal proprio dicastero.
Il superlavoro riguarda anche i camionisti. Il sindacato di settore Kenkoro, ad aprile aveva pubblicato un'inchiesta secondo la quale il 5,5% dei 3.630 rispondenti aveva dichiarato di effettuare frequentemente ore di straordinario mentre ben il 45,2% aveva dichiarato di effettuarle saltuariamente. Mediamente i camionisti nipponici lavorerebbero 2.273 ore annue, circa 500 ore in più rispetto ad altre categorie. In un'inchiesta, realizzata congiuntamente dal dicastero dei Trasporti e dalla confindustria di settore nel settembre 2015, si era visto come il 60% dei lavoratori avessero guidato per più di 16 ore al giorno (limite massimo consentito dalla legge).

Sempre in tale ambito, dopo le proteste delle organizzazioni sindacali, l'Università del Tohoku sarebbe disponibile a rivedere il proprio piano che prevedeva il non rinnovo di 3.200 contratti a tempo determinato. Intanto 34 presidi di facoltà scientifiche hanno sottoscritto, lo scorso 31 ottobre, un comunicato congiunto contro i tagli del governo alla ricerca scientifica e tenuto una conferenza stampa presso l'Istituto di Tecnologia di Tokyo (nel quale il premio Nobel Osumi è professore emerito).
“Le aziende normalmente non investono nella ricerca di base in quanto non hanno la certezza che quegli studi siano direttamente utili per loro e portino frutti” ha dichiarato Tetsuo Okada, preside della Scuola di Scienze dell'Istituto edochiano. “Osumi ha pubblicato la ricerca che gli ha fatto vincere il Nobel oltre venti anni fa. Se guardiamo ad oggi la ricerca di base in Giappone è andata in declino” ha sostenuto Hiroo Fukuda, docente presso la Scuola di Dottorato di Scienze Biologiche dell'Università di Tokyo.

(con informazioni di Japan Press Weekly 26 ott. 01 nov. 2016; fmprc.gov.cn; mod.go.jp; asahi.com; japantimes.co.jp)

Ultima modifica il Domenica, 06 Novembre 2016 12:49
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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