Stampa questa pagina
Domenica, 04 Giugno 2017 00:00

Pillole dal Giappone #188 - Il G7 condanna la Corea del Nord e Kim risponde

Scritto da
Vota questo articolo
(1 Vota)

Il G7 di Taormina si è concluso con una scontata condanna del programma missilistico nordcoreano che ha subito ricevuto come risposta l'ennesimo test da parte delle forze armate di Kim Jong Un. Lunedì scorso, alle 5,40 ora di Tokyo, secondo quanto riferito dallo Stato Maggiore sudcoreano e dal Ministero della Difesa giapponese, la Corea del Nord avrebbe effettuato un lancio di un missile balistico (uno Scud secondo la stampa internazionale) dalla città costiera di Wonsan. Il missile avrebbe percorso circa 400 chilometri prima di cadere nel Mar del Giappone (e in ZEE di Tokyo).

“La Corea del Nord, una delle più grandi priorità dell'agenda internazionale, pone sempre nuovi livelli di grave minaccia alla pace, alla stabilità internazionale nonché al regime di non proliferazione attraverso ripetute e continue violazioni del diritto internazionale. La Corea del Nord deve immediatamente ed in maniera piena conformarsi a tutte le risoluzioni in merito del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ed abbandonare tutti i programmi missilistici e nucleari in maniera completa, verificabile ed irreversibile” si legge nella dichiarazione conclusiva del G7 di Taormina.

Prosegue su questo fronte l'attività diplomatica cinese con il membro del Consiglio di Stato Yang Jiechi in visita in Giappone dove ha incontrato il capo del Consiglio Nazionale di Sicurezza Shotaro Yachi, il ministro degli Esteri Fumio Kishida ed il premier Abe. “Adesso è importante rafforzare la pressione sulla Corea del Nord. A tal fine il ruolo della Cina è di importanza fondamentale e li ho sollecitati a svolgere un ruolo più attivo” ha detto Kishida al termine dell'incontro. "Per risolvere pacificamente questo problema vorremmo lavorare insieme alla Cina che ha sulla Corea del Nord una grande influenza” ha ribadito Abe.
Il test serviva a "verificare il livello tecnologico di un nuovo tipo di missile balistico guidato capace di colpire in maniera ultraprecisa gli obiettivi nemici dovunque" secondo quanto riferito da KCNA, agenzia ufficiale della RPDC.

“Non possiamo tollerare le ripetute provocazioni nordcoreane” aveva commentato a caldo Abe. “Il governo della Repubblica di Corea rimarrà fermo nel salvaguardare la vita del proprio popolo e la sicurezza della nazione mantenendo salda la propria posizione che si basa sull'alleanza RdC-USA” ha risposto nell'immediatezza il Ministero degli Esteri di Seul certificando che le timide aperture del neopresidente Moon verso il Nord non potranno che essere seppellite da queste provocazioni quasi settimanali (il test del 29 è stato il terzo del solo mese di maggio). Moon ha però annunciato una inchiesta sull'arrivo, senza che il governo sudcoreano ne fosse informato, di altri quattro mezzi appartenenti al sistema di difesa antimissilistico THAAD.
“Certamente condanniamo il lancio ed esprimiamo preoccupazione circa gli sviluppi ma allo stesso tempo ci appelliamo ai nostri partner, con i quali stiamo lavorando sul tema, a limitare l'attività militare nella regione” ha affermato il viceministro degli Esteri russo Vladimir Titov ribadendo la tradizionale posizione russa sulla vicenda nordcoreana mentre Putin, che il proprio il 29 maggio ha incontrato il neoeletto omologo francese Macron, non ha fornito alcun dettaglio su un tema che è stato sicuramente affrontato dai due massimi rappresentanti durante il lungo colloquio.
Lo stesso Putin, alcuni giorni dopo, parlando alle agenzie internazionali presenti in Russia ha nuovamente dichiarato la contrarietà del proprio Paese al sistema antimissilistico THAAD il quale “altera la stabilità tra le forze”.

Da parte loro gli Stati Uniti hanno risposto al test con un controtest realizzato martedì scorso dalla base californiana di Vandenberg. Ad essere verificato è stato un tipo di missile intercettore volto a vanificare un eventuale attacco proveniente dal Pacifico. “Un incredibile successo” per il viceammirraglio Jim Syring, direttore dell'Agenzia di Difesa Missilistica del Pentagono.
Il primo giugno due cacciatorpedinieri della Marina militare ed un F-15 delle Forze Aeree del Giappone hanno partecipato ad esercitazioni congiunte con il gruppo navale Carl Vinson condotto nell'area in funzione anti-RPDC.

In ambito economico è emerso dai dati forniti da Rengo, la maggiore confederazione sindacale del Sol Levante, che le piccole imprese hanno corrisposto aumenti salariali maggiori delle grandi durante le, da poco concluse, contrattazioni annuali (“shunto” è il termine usato in Giappone per designarle). L'aumento medio mensile corrisposto dalle piccole e medie aziende è stato di 1.382 yen (+0,58% rispetto all'aumento ottenuto lo scorso anno) mentre nelle grandi aziende il salario è cresciuto di 1.327 yen (+0,45%).
La disoccupazione rimane intanto stabile al 2,8%, secondo quanto riferito martedì scorso dal Ministero del Lavoro (in aumento dello 0,1 per gli uomini ed in calo della stessa percentuale per le donne) e contestualmente è salita ad aprile ad 1,48 la disponibilità di posti di lavoro. Il dato, il più alto dal 1974, vuol dire che per ogni cento disoccupati ci sono 148 posti di lavoro disponibili.
I settori più in crisi per mancanza di manodopera (il più evidente prodotto del tasso negativo di natalità) sono quelli dell'edilizia e dei servizi alla persona. È intanto ulteriormente scesa, dell'1,4% rispetto all'aprile dell'anno precedente, la spesa delle famiglie: un ulteriore dato che consegna l'obiettivo di raggiungere il 2% di inflazione - auspicato dalla Banca del Giappone e dal governo - al mondo dei sogni.

Proprio il 2016 è stato l'anno nero per il tasso di natalità nel Sol Levante. Le nascite dello scorso anno sono state 976.979: il dato più basso dal 1899, cioè da quando questa rilevazione statistica viene effettuata. Lo ha comunicato ufficialmente venerdì il Ministero del Lavoro e Salute. Qualora si mantenesse questa tendenza il Giappone scenderebbe a 88 milioni di abitanti (dai 127 attuali) nel 2065.
Il 30% dei futuri pensionati saranno poveri nel 2035: a renderlo noto una ricerca del Japan Research Institute. Il numero di famiglie che si troveranno sotto la soglia di povertà aumenterà per quella data di 5.620.000 unità. Causa di questo impoverimento le ristrutturazioni aziendali degli anni '90 che hanno lasciato numerosi lavoratori privi di molti periodi di copertura pensionistica o che li hanno costretti ad accettare lavori meno retribuiti e dunque con un versamento di contributi estremamente basso.
Il 26 maggio, intanto, con i voti di PLD, Nuovo Komeito e Nippon Ishin no Kai è stato deliberato un aumento del 10% (dal 20% al 30%) del costo a carico dell'utente per i servizi di assistenza infermeristica domiciliare riservati agli anziani.

Notizie positive giungono invece dal settore tecnologico. Lo scorso giovedì, alle ore 9,17, è stato lanciato con successo da Tanegashima (Prefettura di Kagoshima) il secondo satellite destinato a creare un sistema GPS nipponico. Il mezzo è stato sviluppato dall'onnipresente Mitsubishi Heavy Industries e dall'Agenzia Aerospaziale del Giappone.

Sul fronte dei diritti civili e delle libertà il controverso disegno di legge volto a colpire quanti pianificano crimini è arrivato il 29 maggio in Camera dei Consiglieri ed è stato illustrato dal premier. L'intenzione del fronte conservatore che ha proposto la legge, condannata dalla gran parte degli avvocati e da tutti i partiti progressisti, è di approvare il testo entro giugno prima cioè che l'attuale sessione della Dieta giunga al termine.
Lo Special Rapporteur David Kaye, professore di diritto internazionale all'Università della California, ha nuovamente criticato la legislazione promossa dai conservatori in un rapporto di 19 pagine che sarà posto all'attenzione del Consiglio per i Diritti Umani nella riunione ginevrina del 6 giugno.
“I partiti di governo hanno votato il disegno di legge senza che ci sia stata un'adeguata spiegazione dello stesso in parlamento ed all'ONU nonostante le montanti critiche dell'opinione pubblica. Il governo dovrebbe rispondere con sincerità alle posizioni espresse dall'esperto ONU” ha affermato il leader dei comunisti Shii.
Contro il disegno di legge il 26 maggio in 1.800 hanno manifestato davanti gli uffici della Dieta.

Nello stesso intervento in Camera dei Consiglieri ma su un tema del tutto diverso il premier ha ammesso di aver percepito un compenso (di circa 1.200 dollari l'anno per due anni) anche se in un'epoca lontana (tra il 1993 ed il 1995) dalla Kake Educational Institution. Abe è accusato, anche da Kihei Maekawa (ex viceministro dell'Istruzione ed ex alto funzionario dello stesso Ministero dimessosi per un caso di amakudari in gennaio: all'epoca era stato accusato di aver accettato un posto dall'Università Waseda poco dopo essere andato in pensione) di aver accelerato le procedure per l'approvazione di una nuova facoltà di medicina veterinaria (sovvenzionata abbondantemente anche dalle istituzioni locali) presso l'Università di Okayama.
Democratici, comunisti, socialdemocratici e liberali hanno congiuntamente chiesto che Maekawa sia sentito dal parlamento come testimone. La richiesta è stata rigettata da Wataru Takeshita, responsabile per le questioni parlamentari del PLD.
“Se abe vuole provare la propria innocenza deve consentire che la Dieta chiami Maekawa a testimoniare” ha commentato il democratico Yamai.

(con informazioni di Japan Press Weekly 24 – 30 mag. 2017; g7italy.it; elysee.fr; japan.kantei.go.jp; mod.go.jp; mofa.go.kr; asia.nikkei.com; tass.com; xinhuanet.com; the-japan-news.com)

Ultima modifica il Sabato, 03 Giugno 2017 17:05
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

Ultimi da Roberto Capizzi

Articoli correlati (da tag)

Devi effettuare il login per inviare commenti

Questo sito NON utilizza alcun cookie di profilazione. Sono invece utilizzati cookie di terze parti.