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Domenica, 05 Novembre 2017 00:00

Pillole dal Giappone #210 – Duterte batte cassa ed Abe attende Trump

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Settimana iniziata con l'incontro tra il neoriconfermato Shinzo Abe e l'omologo Rodrigo Duterte. Il Presidente filippino ha infatti effettuato lo scorso lunedì una visita ufficiale a Tokyo con l'obiettivo di affrontare alcuni temi di cooperazione economica nonché per ricambiare quella fatta dal premier nipponico a Manila lo scorso gennaio.
Di una “età dell'oro del nostro partenariato strategico” ha parlato Duterte al termine dell'incontro sottolineando come la collaborazione tra i due Paesi si approfondirà in particolare su alcuni progetti infrastrutturali che riguarderanno la capitale filippina. Definito in dettaglio un accordo per il finanziamento da parte di Tokyo dei lavori per la costruzione di linee di metropolitana a Manila (con un tasso di interesse dello 0,1%) e di un bypass viario nella città di Plaridel (in questo caso con un tasso di interesse dell'1,5%).

Siglate da Duterte anche 18 lettere di intenti provenienti dal settore privato nipponico per un totale di investimenti promessi pari a 6 miliardi di dollari. Il summit tra i due presidenti è stato preceduto da un incontro tra i due ministri degli Esteri, Taro Kono per il Giappone e Alan Cayetano per le Filippine, servito a sottoscrivere il finanziamento da parte nipponica di un progetto di messa in sicurezza dal rischio alluvioni dell'area industriale di Cavite.
Toccato tra gli altri temi anche quello della collaborazione per il contrasto al terrorismo: “appoggio in pieno la vostra lotta contro il terrorismo e continueremo ad offrirvi quanta più assistenza possibile” ha detto Abe rivolgendosi al controverso Presidente.

Il giorno seguente Abe ha incontrato il Segretario Generale della NATO Jens Stoltenberg con il quale ha avuto uno scambio di vedute sulla questione nordcoreana nonché sulla presenza cinese nel Mar Cinese Meridionale. Su quest'ultimo tema nel comunicato congiunto che è seguito all'incontro si è riaffermata “l'opposizione ad atti di forza unilaterali che potrebbero alterare lo status quo e far crescere la tensione”.
Quanto discusso con Stoltenberg sarà anche al centro della visita in Asia che sarà effettuata da Trump dal 5 al 14 novembre e che avrà come fulcro proprio l'incontro con Abe. Gli USA ed il Giappone - nonostante la forte contrarietà cinese che con la Portavoce degli Esteri Hua ha nuovamente invitato tutte le parti ad abbassare la tensione - sono peraltro impegnati, insieme alla RdC, in esercitazioni congiunte che vedono la partecipazione dei temibili bombardieri strategici B-1B.
La visita del massimo rappresentante statunitense è stata preceduta da quella della figlia e consigliera presidenziale Ivanka giunta a Tokyo per colloqui con il premier Abe volti a perorare la causa della partecipazione delle donne alla vita economica mondiale. Allo scopo il governo nipponico ha annunciato lo stanziamento di 50 milioni di dollari per la Women Entrepreneus Finance Initiative.

In politica - dopo il disastroso risultato conseguito alle elezioni e dopo l'emorragia di iscritti e dirigenti verso Kibo no To da un lato e verso il Partito Costituzionale Democratico di Yukio Edano dall'altro - lo scorso 31 ottobre il Partito Democratico ha eletto come nuovo Presidente il senatore e già viceministro della Sanità Kohei Otsuka. Otsuka sostiuisce Seiji Maehara che il giorno precedente aveva rassegnato le proprie dimissioni.
In Kibo no To è giunta giovedì scorso la candidatura come copresidente (al vertice dovrebbe rimanere, anche se in posizione più defilata, Yuriko Koike) del deputato proveniente dai democratici Yuichiro Tamaki. Tamaki potrebbe vedersela altri due colleghi anch'essi ex membri del PDG: Hiroshi Ogushi e Kenta Izumi.

Opposizione unita nella protesta contro Abe ed il Partito Liberal-Democratico circa la possibilità ventilata dal premier di tagliare il tempo a loro destinato nel question time. “Chiediamo che l'attuale redistribuzione dei tempi, 80% per l'opposizione e 20% per la maggioranza, rimanga così com'è” ha dichiarato lo scorso primo novembre - giorno nel quale Abe ha ottenuto la riconferma dalla Camera dei Rappresentanti - Hirofumi Ryu, capo dell'ufficio per le questioni parlamentari di Kibo no To,. “I partiti di opposizione non hanno la possibilità di discutere le proposte di bilancio ed i disegni di legge fino a quando non sono sottoposti alla Dieta dunque è ovvio che si tenda ad assegnare ad essi una parte maggiore di tempo” ha twittato il Presidente del Partito Costituzionale Democratico Yukio Edano.

Gente in piazza, invece, lo scorso 3 novembre, settantunesimo anniversario dall'approvazione della Costituzione, a difesa dell'articolo 9 della Carta: in 40.000 hanno circondato l'edificio che ospita la Dieta. Tra i partecipanti alla manifestazione Yukio Edano del PCD, Kazuo Shii del PCG ed Akira Kawasaki in rappresentanza di ICAN, l'organizzazione internazionale vincitrice dell'ultimo Premio Nobel per la Pace.

In ambito migratorio il Ministero della Giustizia starebbe pensando di restringere le attività lavorative che possono essere svolte dai richiedenti asilo. Le nuove norme, che dovrebbero essere introdotte a novembre, annulleranno la possibilità, detenuta allo stato attuale da tutti i candidati alla richiesta di protezione internazionale, di poter lavorare dopo sei mesi dalla presentazione della domanda.
Secondo i nuovi criteri in massimo due mesi i richiedenti saranno classificati in quattro categorie a seconda della possibilità presunta di ottenimento dello status di rifugiato. Coloro che saranno ritenuti come futuri rifugiati quasi certi potranno iniziare a lavorare subito. Il numero di richiedenti asilo nel Sol Levante è in costante crescita, anche se ridotto in termini assoluti, si è infatti passati dai 1.202 del 2010 ai 10.901 dello scorso anno.

Sul fronte del commercio internazionale, in attesa di un nuovo incontro in Vietnam che avverrà la prossima settimana tra i capi negoziatori per il trattato di libero commercio per l'area del Pacifico (il TPP), ottimismo è stato mostrato dal responsabile per la materia del Sol Levante Kazuhisa Shibuya per il quale anche la Nuova Zelanda (che aveva ventilato l'ipotesi di ridefinire l'accordo) sarà della partita.
“Abbiamo ricevuto spiegazioni dal negoziatore neozelandese circa la loro situazione politica interna e non ci sono significativi cambiamenti rispetto a quanto negoziato” ha affermato Shibuya al termine di una tre giorni di incontri tra gli undici Paesi rimasti della partita conclusasi a Tokyo il primo novembre.

In patria, invece, nuovo taglio dell'inflazione attesa per l'anno fiscale 2018. La nuova stima è dello 0,8% contro la precedente ipotesi dell'1,1%.

(con informazioni di fmprc.gov.cn; coo.gov.ph; mofa.go.jp; asahi.com; mainichi.jp; the-japan-news.com; japantimes.co.jp)

Ultima modifica il Sabato, 04 Novembre 2017 18:19
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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