Domenica, 11 Marzo 2018 00:00

Pillole dal Giappone #228 – Siglato il nuovo TPP

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Indagare su falsificazioni nei documenti che hanno portato alla (s)vendita di un terreno demaniale all'operatore scolastico Moritomo Gakuen è “difficile” ha dichiarato lo scorso lunedì il ministro delle Finanze Taro Aso.
“Siamo stati sollecitati dalle autorità investigative (la Procura di Osaka nello specifico ndr) affinché sospendessimo qualsiasi indagine specifica in modo che non apparisse l'esistenza di un qualche accordo segreto: condurre una indagine dunque è piuttosto difficile” ha precisato il vicepremier durante i lavori della commissione bilancio della Camera alta. Le parole del ministro sono state una risposta a Shinya Adachi del Partito Democratico che, come da fa da mesi oramai l'opposizione, chiede che sulla vicenda (che lambisce la stessa famiglia del premier) si faccia chiarezza.

Dopo un accordo tra i due responsabili per le questioni parlamentari di PLD e PDG il ministro ha infine consentito che copie dei documenti potessero essere esaminati dai capigruppo della commissione Bilancio nella seduta dell'otto marzo. A fronte però della impossibilità di confrontare le copie dei documenti provenienti dall'Ufficio del Ministero delle Finanze del Kinki con gli originali il Partito Democratico, il Partito Costituzionale Democratico ed il Partito Comunista hanno boicottato la riunione.
“La precondizione per deliberare è venuta meno in quanto non è possibile negare la possibilità che le copie che ci sono state sottoposte siano state realizzate dopo che le falsificazioni sono intervenute” ha affermato il rappresentante dei comunisti Kotaro Tatsumi.
Tra le copie presentate ai parlamentari che hanno partecipato (cioè quelli del PLD, del Nuovo Komeito e di Nippon ishin no Kai) anche quello che sembrerebbe un pre-accordo per un affitto del suolo compilato 13 mesi prima (dunque nel maggio 2015) della vendita.
Intanto Nobuhisa Sagawa, capo dell'Agenzia delle Entrate ma all'epoca dei fatti direttore generale del Ministero delle Finanze ha fatto un passo indietro (difeso però politcamente da Taro Aso che lo aveva nominato) mentre uno strano suicidio si è verificato l'otto marzo.
Un uomo che lavorava nell'ufficio del Ministero delle Finanze del Kinki, cioè proprio nell'ufficio direttamente coinvolto con lo scandalo della svendita del terreno demaniale, è stato trovato morto, probabilmente suicida, nella propria abitazione di Kobe.

Sul fronte del dialogo intercoreano si aprono concrete speranze con l'annuncio dato lo scorso martedì dei negoziatori delle due nazioni divise dal 53° parallelo a nuovi round di trattative al vertice (dunque con un dialogo diretto tra Kim e Moon) volte ad abbassare il rischio di un confronto militare. Freddo il commento nipponico, per il ministro degli Esteri Taro Kono questo nuovo passo di “diplomazia del sorriso” è una mossa “disperata” della leadership nordcoreana dovuta all'efficacia delle sanzioni.
“Dall'ultimo annuncio di Seul ci siamo rivolti a Washington su più piani per coordinare le opinioni” ha dichiarato il Portavoce del governo Suga evidentemente indispettito per la rottura da parte di Moon di un fronte della fermezza verso la RPDC. Un fronte che però potrebbe essere rotto anche dagli Stati Uniti stante la disponibilità mostrata da Trump per colloqui diretti con l'omologo nordcoreano.
Di tutt'altro avviso il Presidente del Partito Comunista Giapponese Kazuo Shii per il quale “il governo giapponese dovrebbe supportare e promuovere una risoluzione pacifica del conflitto attraverso il dialogo”.

In tema di servitù militari il ministro della Difesa Onodera ha protestato contro le forze aeree USA a causa dei ritardi nel comunicare alle autorità nipponiche incidenti causati dai loro velivoli. L'ultimo caso ha riguardato un F-15 di stanza presso la base di Kadena ad Okinawa che ha perso un'antenna il 27 febbraio. L'ambasciata statunitense di Tokyo ha però comunicato l'accaduto soltanto il 5 marzo.

In ambito lavoro prosegue da parte del Gruppo Poste del Giappone la sperimentazione al fine di far fronte a futuri cali di manodopera di sistemi di automazione. La settimana appena trascorsa la società ha annunciato una sperimentazione di auto senza conducente per la movimentazione della posta tra un ufficio e l'altro. Poste del Giappone prevede di introdurre entro il 2020 una intera flotta di queste automobili.

Il 5 marzo, frattanto, non molti giorni dopo la decisione del premier di ritirare la proposta di estensione del cosiddetto lavoro discrezionale (cioè nel quale il salario è slegato all'orario di lavoro) è emerso il caso di un altro karoshi, cioè di un morto da superlavoro. A riconoscere come causa del sucidio di un lavoratore cinquantenne l'eccessivo numero di ore lavorate è stato un Ufficio del Lavoro di Tokyo.
Il lavoratore si è suicidato nel settembre 2016 dopo aver effettuato oltre 180 ore di straordinario in un mese. La società per la quale l'uomo lavorava, la Nomura Real Estate Development, aveva applicato il sistema discrezionale a circa 600 dei 1.900 lavoratori complessivi.

In economia terremoto in Kobe Steel. Nel gigante del settore dell'acciaio lo scorso martedì sono giunte, a seguito dei numerosissimi casi di falsificazione di specifiche tecniche delle produzioni, le dimissioni dei vertici a partire dal presidente Hiroya Kawasaki. “Sento una pesante responsabilità per come le nostre falsificazioni sui dati hanno causato problemi ai nostri clienti” ha detto il dirigente che lascerà il proprio posto dal primo di aprile.
Dati falsificati da Kobe Steel e da una sua controllata anche per quanto riguarda rifiuti contaminati da radiazioni. Secondo l'Agenzia per l'Energia Atomica del Giappone che ha effettuato, su richiesta del Ministero dell'Industria, analisi su tubi e fusti metallici dismessi tra il 2012 ed il 2016 da centrali spente i dati sulla radioattività forniti dall'azienda non corrispondono alle prove sperimentali fatti dall'ente governativo.

Sempre per rimanere nell'ambito dei metalli tipieda risposta, con l'obiettivo manifesto di riportare gli USA nella trattativa per il TPP, è arrivata dal ministro dell'Industria Seko all'intenzione di Donald Trump di innalzare (dal 10% al 25%) il dazio sull'alluminio importato. La misura, studiata dagli Stati Uniti in funzione anticinese, sta già suscitando le dure risposte del Canada e dell'Unione Europea.
“Le esportazioni di un Paese alleato come il Giappone non colpiscono la sicurezza nazionale statunitense ma ne aiutano l'economia” ha dichiarando piuttosto docilmente il ministro.
Per una esclusione del Giappone dalle misure si è anche appellato il Segretario Generale del Gabinetto Suga mentre di decisione “deplorevole” ha parlato il ministro degli Esteri Kono. L'otto marzo, intanto, i ministri per il Commercio degli 11 Paesi rimasti nell'accordo quadro del TPP hanno firmato a Santiago del Cile il nuovo accordo commerciale denominato adesso CPTPP (Comprehensive and Progressive Trans-Pacific Partnership).
“Nonostante diversi e difficili cambiamenti il CPTPP è un risultato storico che crea per il secolo ventunesimo un quadro di regole libere ed eque nella regione Asia-Pacifico” ha dichiarato il ministro nipponico per la Rivitalizzazione Economica Toshimitsu Motegi.
L'accordo, che ricalca essenzialmente il vecchio TPP, coinvolge un'area nella quale abitano 500 milioni di persone. I Paesi, infatti, che dopo il ritiro degli Stati Uniti hanno comunque deciso di proseguire sulla strada del commercio aperto sono, oltre al Giappone, Australia, Brunei, Cile, Canada, Messico, Perù, Nuova Zelanda, Malaysia, Vietnam e Singapore. Questi 11 Stati rappresentano il 13% dell'economia mondiale.
Soddisfazione per l'accordo è stata espressa anche dal ministro degli Esteri della Repubblica Popolare Cinese Wang Yi, Paese contro il quale l'accordo era stato progettato nel lontano 2013. Il trattato, definito da alcuni esperti come di modesto significato dopo l'uscita della principale economia del mondo, presenta comunque delle significative differenze rispetto al TPP, in particolar modo per quanto concerne la proprietà intellettuale in campo farmaceutico, e cancella la cosiddetta clausula ISDS (investor-state dispute settlement) prevista invece nel TPP e che avrebbe consentito ad investitori privati in relazione economica con il settore pubblico di far causa civile ai singoli governi in caso di cambiamenti, rispetto alla data di investimento, nel quadro normativo arrecanti danni agli stessi parificando, in buona sostanza, gli Stati ai privati.

Sulle criptovalute l'operatore Coincheck Inc. ha annucniato lo scorso otto marzo che risarcirà 260.000 cittadini. Secondo l'Agenzia per i Servizi Finanziari è mancata una adeguata protezione dei consumatori. Per Coincheck ed altre sei società è stato inoltre disposto dall'ente di predisporre entro il 22 marzo misure volte alla tutela degli investitori.

A Fukushima una doccia gelata è arrivata da un panel incaricato di valutare il muro di ghiaccio messo a punto da TEPCO per evitare l'infiltrazione di acqua di falda nell'area occupata dall'impianto. Secondo l'organismo il circuito percorso da liquido congelante non previene totalmente l'ingresso di acqua.

Sul nucleare militare farà sicuramente discutere un rapporto presentato lo scorso 7 marzo da ICAN, l'associazione contro le armi atomiche vincitrice dell'ultimo premio Nobel per la Pace. Secondo l'organizzazione sette banche giapponesi hanno concesso prestiti, per un totale di 2.000 miliardi di yen (quasi 19 miliardi di dollari), a venti aziende coinvolte a vario titolo nella produzione di armi nucleari. Le sette banche sono Chiba Bank, Mitsubishi UFJ Financial, Mizhuo Financial, Nomura, Orix Corporation, Sumitomo Mitsui Financial e Sumitomo Mitsui Trust.
Le compagnie (tra esse Boeing, Airbus Group, BWX Technologies, Lockheed Martin) prese in esame “sono significativamente coinvolte nel mantenimento e nella modernizzazione degli arsenali nucleari di Francia, India, Regno Unito e Stati Uniti” stando a quanto riportato nel documento. “Queste aziende stanno fornendo i componenti necessari e le infrastrutture per sviluppare, testare, mantenere e modernizzare le armi nucleari. I contratti che queste compagnie hanno con i Paesi possessori di armi nucleari si riferiscono a materiali e servizi necessari a mantenere le armi nucleari nei loro arsenali” si legge ancora nel rapporto.

Sempre in tale ambito uno scoop è stato fatto dal periodico comunista Akahata. Secondo l'organo del PCG il Giappone durante la presidenza di Obama avrebbe invitato gli Stati Uniti a mantenere in “quantità e qualità” il loro arsenale nucleare. L'informazione è emersa da un memorandum che riassumeva i colloqui tra funzionari dell'ambasciata giapponese a Washington ed una commissione del Congresso USA.

Per quanto concerne la riforma della Costituzione la commisione interna al Partito Liberal-Democratico guidata da Hiroyuki Hosoda ha aperto un altro fronte di possibili modifiche. Lo scorso 7 marzo è stata suggerita la possibilità di inserire nella Carta delle disposizioni da attuare in casi di gravi catastrofi naturali. Una proposta simile era già presente nella bozza elaborata dal partito nel 2012 ma non sottoposta al complesso, e rischioso, procedimento di approvazione. “Sarebbe opportuno formulare una bozza che possa incontrare la comprensione dell'opinione pubblica ed il consenso degli altri partiti” ha però frenato Hosoda.

In campo demografico stando a dati governativi resi noti lo scorso venerdì è migliorata l'aspettativa di vita sana (cioè la prospettiva di invecchiamento senza soffrire di condizioni di salute invalidanti). La media di vita sana per gli uomini è cresciuta a 72,14 anni nel 2016 (quasi un anno in più rispetto al 2013 mentre per le donne è stata raggiuntà l'età di 74,79 (circa sei mesi in più).
“Con i progressi medici il numero di anziani sani crescerà ulteriormente. Dobbiamo costruire un quadro di miglioramento della qualità di vita degli individui assicurando opportunità di lavoro e facilitando la partecipazione alla socialità per le persone con oltre 70 anni” ha affermato Yasuhiro Yuki, professore all'Università Shukutoku di Chiba. La Prefettura con gli indici più bassi per gli uomini è stata Akita (con una aspettativa di vita sana di 71,21 anni) mentre per le donna a fondo classifica (con 73,62 anni) si è piazzata Hiroshima. In cima per gli uomini Yamanashi (con 73,21) mentre per le donne Aichi (76,32). I dati, che sono diffusi dal Ministero del Lavoro e della Sanità ogni tre anni, sono un'apparente buona notizia in quanto proprio in questi mesi da più parti tra i conservatori si è avanzata l'ipotesi di innalzare l'età pensionabile.

Non aiuta certamente la crescita demografica la poca attenzione verso la poca infanzia che c'è. Alla fine di febbraio in 34 municipalità di Tokyo le domande di accesso agli asili respinte sono state 17.961. “Nonostante il numero di bambini in attesa di entrare negli asili appare diminuito rispetto alla nostra precedente ricerca del marzo 2017 circa 18.000 bambini non posso accedere: la cosa è grave” ha sottolineato Naomi Izumo, vicecapogruppo del Partito Comunista in Assemblea Metropolitana.

(con informazioni di Japan Press Weekly 28 febb. - 06 mar. 2018; mfat.govt.nz; peaceboat.org; mainichi.jp; asahi.com)

 

Immagine ripresa liberamente da japanbullet.com

Ultima modifica il Martedì, 27 Marzo 2018 00:12
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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