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Domenica, 08 Aprile 2018 00:00

Pillole dal Giappone #232 – Altri report delle Forze di Autodifesa sono stati nascosti al parlamento

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La popolazione nipponica diminuirà in tutte le aree del Paese, ma a Tokyo ciò accadrà soltanto a partire dal 2045. È quanto emerge da una ricerca dell'Istituto Nazionale di Ricerca su Popolazione e Sicurezza Sociale resa nota la scorsa settimana. Stando alle stime dell'ente la popolazione residente in Giappone nel 2045 sarà pari a 106.420.000 persone (-20 milioni rispetto al 2015) per scendere a 100 milioni nel 2053 ed a 88 milioni nel 2065.

Non tutte le Prefetture subiranno però cali analoghi: da qui a trent'anni, infatti, l'Istituto prevede un incremento dello 0,7% per Tokyo mentre all'altro estremo la Prefettura di Akita subirà una dimuzione di popolazioni pari al 41,2%. Nello stesso periodo quella di Akita diventerà anche l'area con la maggiore percentuale di ultrasessantacinquenni (50,1%) e la minore percentuale di bambini di età inferiore ai 14 anni (7,4%).

In ambito militare la base di Iwakuni è diventata una delle più importanti basi aeree USA in Asia. Lo scorso 31 marzo l'ufficio del Chugoku-Shikoku del Ministero della Difesa ha informato l'amministraziobe locale del trasferimento di 60 aerei dalla base di Atsurgi (gestita dalla Marina) presso Kanagawa al nuovo sito. In totale i velivoli USA ad Iwakuni sono adesso 130. Contro l'ingrandimento della base a causa dei rumori e dell'inquinamento la popolazione locale. Pronto a porre la questione del rumore alle autorità statunitensi ed al governo centrale il sindaco della città Yoshihiko Fukuda.
A Tokyo invece saranno dispiegati già questa estate, e dunque con un anno di anticipo rispetto a quanto previsto, i mezzi osprey presso la base USA di Yokota. Il primo di cinque di questi velivoli è già arrivato, il 4 aprile scorso, presso il magazzino dell'areonautica USA Yokohama North Dock.

Intanto un nuovo scandalo sembra emergere dalle stanze del Ministero della Difesa. Dopo il clamore, che costò il posto alla ministra Inada, del report redatto dall'unità delle Forze di Autodifesa in Sudan del Sud occultato (e che faceva riferimento a combattimenti nell'area dove le FA erano presenti) è stato annunciato il ritrovamento di nuovi documenti, per oltre 14.000 pagine, sulla missione in Iraq. A renderlo noto lo stesso ministro Onodera lo scorso 2 aprile. Nel febbraio del 2017 l'allora ministra Tomomi Inada aveva negato l'esistenza di questi report nei quali è probabile siano contenute informazioni sulla presenza delle FA in aree nelle quali erano in corso combattimenti. Da un punto di vista giuridico e politico la questione è della massima importanza in quanto la legge nipponica non consente missioni all'estero delle proprie forze armate se queste potrebbero correre il rischio di imbracciare le armi.
“Adesso è chiaro che all'epoca venne fornita una risposta falsa alla Dieta” per Yuichi Goto di Kibo no To (lo stesso parlamentare che chiese a Inada dei report lo scorso anno). “Se c'è stato uno sforzo deliberato per nascondere i documenti la questione assume tutt'altra grandezza” ha invece commentato Kiyomi Tsujimoto del Partito Costituzionale Democratico.
La missione in Iraq, la prima all'estero per le truppe nipponiche, durò dal gennaio 2004 al luglio 2006. Una indagine interna per accertare le responsabilità sarà condotta dal viceministro Keitaro Ono.

Per una strana casualità il 5 aprile è giunto a Tokyo il primo ministro iracheno per partecipare ad una conferenza sullo sviluppo economico della nazione araba. Il Giappone finanzierà con 35 miliardi di yen (circa 330 milioni di dollari) un progetto di irrigazione.

Nuove falsificazioni di documenti emergerebbero, frattanto, sempre dagli uffici del Ministero della Difesa. Secondo il deputato comunista Keiji Kokuta, infatti, un documento del luglio 2012 redatto dallo Stato Maggiore e riguardante la “cooperazione dinamica di difesa” nippo-statunitense nella base di Okinawa (cioè in sostanza il suo congiunto) è stato redatto in due versioni: in una, trovata tempo addietro sempre dal PCG non sono infatti presenti due paragrafi (riguardanti proprio l'uso congiunto della base) presenti invece nella versione depositata da Kokuta in Commissione Affari Esteri. “Non è forse una falsificazione di documenti ufficiali?” si è chiesto il deputato.

Sul fronte nordcoreano a dispetto del clima di dialogo che sembra essersi affermato il ministro degli Esteri nipponico Taro Kono ha sostenuto domenica scorsa che la RPDC potrebbe preparare un nuovo test atomico. “La Corea del Nord sta lavorando duramente per essere pronta ad un nuovo test” ha detto il titolare della diplomazia di Tokyo sulla base di immagini satellitari USA che mostrerebbero attività intorno ad un tunnel già in passato usato per questi test.
Due settimane fa il ministro ha avuto colloqui telefonici con i ministri degli Esteri di Gran Bretagna, Francia, Germania, Corea del Sud nonché con la Rappresentante per la Politica Estera dell'UE proprio per ribadire la necessità di tenere alta l'attenzione (e di fatto anche la tensione) rispetto alle mosse nordcoreane. Le dichiarazioni di Kono sono state smentite da un centro studi USA e commentate negativamente dal Portavoce degli Esteri di Pechino Geng Shuang.

Sempre per quanto concerne la proiezione internazionale del Giappone è stata predisposta l'installazione di nuovi radar aventi il fine di contrastare l'espansione militare cinese nei mari a sud dell'Arcipelago (ad Iwo, Oceano Pacifico per la precisione) mentre a Bruxelles sarà aperto un ufficio di rappresentanza nipponico presso la NATO. La decisione è stata duramente contestata dal Partito Comunista anche se Taro Kono, rispondendo al senatore comunista Satoshi Inoue ha sostenuto che “allo stato attuale non stiamo prendendo in considerazione la partecipazione del Giappone ad operazioni NATO”. Il Sol Levante ha firmato nel 2014 un trattato di collaborazione con l'Alleanza Atlantica.

In economia si è appreso che il gigante dei servizi alberghieri Airbnb sorveglierà e rimuoverà dalla propria piattaforma i minpaku che non godono delle necessarie autorizzazioni. La nuova legge che regolamenterà pensionati e bed and breakfast entrerà in vigore il prossimo 15 giugno mentre le attività di registrazione delle strutture presso le Prefetture è iniziata il 15 marzo. La multinazionale, nel rispetto della nuova normativa, si è impegnata a cancellare il prossimo 14 giugno dal proprio sito tutte quelle strutture che non risultano in regola con le procedure di registrazione.

Diffuse intanto le statistiche della Banca del Giappone sulla fiducia delle imprese (la ricerca ha il nome di Tankan): per la prima volta da due anni l'indice è in calo. Tra le principali cause vi sono i dazi su alluminio ed acciaio promossi dal governo Trump. In ripresa, a dispetto della guerra commerciale inaugurata dagli USA, la vendita di automobili. Le auto nuove vendute nell'anno fiscale 2017 sono state 5.197.107 con una crescita del +2,3%. In crescita in particolare, ed è la prima volta da quattro anni, le vendite di minicar che con 1.858.873 unità hanno segnato un +8,1%.
Proprio per quanto concerne le automobili (ma anche per quanto riguarda la carne) l'Ufficio del Rappresentante al Commercio USA ha messo nero su bianco, lo scorso 30 aprile, nel proprio rapporto al Congresso la richiesta al Giappone di diminuire gli impedimenti tariffari alle importazioni di automobili prodotte negli USA e di carne di marzo statunitense.

In settimana è stato salutato positivamente dagli operatori internazionali del settore l'accordo tra PLD e Nuovo Komeito sui residui aspetti riguardanti il disegno di legge che consentirà l'apertura di casinò all'interno di resort. I casinò sono stati legalizzati nel 2016 ma mancano ancora una serie di norme attuattive come quella sulle metrature occupate da tali attività. Stando all'accordo raggiunto all'interno della maggioranza si sarebbe stabilito un tetto del 3% dello spazio occupato dal casinò rispetto alla metratura totale del resort fino ad un limite massimo di 15.000 metri quadri. In una prima fase saranno concesse soltanto tre licenze (inizialmente ne erano state previste cinque) ad Osaka ed in due località rispettivamente nelle isole di Hokkaido e Kyushu. Secondo gli analisti il mercato sarà monopolizzato da operatori stranieri ed in particolare da Sands Corporation e da MGM Resort International entrambe con sede legale a Las Vegas. La misura è contrastata dal Partito Comunista e da numerose associazioni preoccupate per le ricadute sociali.

All'estero proseguono i guai per la società di airbag Takata. Dopo che l'Australia ha richiamato 2.700.000 automobili equipaggiate con i dispositivi dell'azienda nipponica (salvata lo scorso anno da un gruppo cinese) altre 50.000 autovetture sono state richiamate in settimana dalla Nuova Zelanda. Nel mondo vi sono state complessivamente 23 morti la cui responsabilità è attribuita ad airbag difettosi prodotti da Takata.

In tema lavoro minacce ai giornalisti sono arrivate da Tomoaki Katsuda, capo dell'Ufficio del Lavoro di Tokyo: pressato dai giornalisti sul caso che riguarda Nomura Real Estate, azienda presso la quale lavorava un impiegato suicidatosi nel 2016 probabilmente per stress da superlavoro, il funzionario ha minacciato i reporter affermando che “posso andare dalle vostre aziende ed ammonirle a rettificare le loro pratiche lavorative”. Katsuda si è in seguito scusato ma da più parti nell'opposizione (e probabilmente anche nello stesso Ministero del Lavoro) se ne è chiesta la testa.

Depositato invece venerdì scorso il disegno di legge di riforma del lavoro che dovrebbe contrastare le morti da superlavoro stando alle dichiarazioni della maggioranza. Di parere opposto l'opposizione che si è anche lamentata per gli strettissimi tempi di discussione in commissione. Il disegno di legge, se approvato, dovrebbe consentire straordinari legali per 100 ore al mese e 720 ore l'anno inizialmente nelle grandi aziende ed entro il 2020 in tutte.
Proprio qualche giorno prima, il 3 aprile, è stato reso noto il riconoscimento da parte dell'Ufficio del Lavoro di Yonezawa come morte da superlavoro di un uomo di 38 anni deceduto nel gennaio 2017. Il lavoratore era dipendente di Renesas Semiconductor Package & Test Solutions a Tanaki (Prefettura di Gunma) ed avrebbe effettuato secondo quanto riportato dal legale della famiglia oltre 80 ore di straordinario al mese.

Nell'ambito dei processi di robotizzazione un robot-guardia è stato sperimentato in un centro commerciale a Tokyo. Il mezzo è stato chiamato Reborg-X, è alto 140 centimetri ed è parte della strategia di Mitsubishi Estate per affrontare i futuri cali manodopera. Reborg-X è equipaggiato con una telecamera ed avrà il compito di fornire informazioni sui negozi ma anche di rilevare intrusi nelle ore notturne. Entro la fine di aprile saranno sperimentati in due strutture commerciali altri quattro robot simili.

(con informazioni di Japan Press Weekly 28 mar. - 3 apr. 2018; ustr.gov; boj.or.jp; mofa.go.jp; asahi.com; mainichi.jp)

 

Immagine ripresa liberamente da chinanews.com

Ultima modifica il Sabato, 07 Aprile 2018 17:10
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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