Sabato, 28 Aprile 2018 00:00

Pillole dal Giappone #235 – Si rasserena il clima nell'Asia del Nord-Est

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Settimana iniziata con il G7 dei ministri degli Esteri in Canada. Presente per il Giappone Taro Kono il quale ha tenuto colloqui con l'omologo francese Jean Yves Le Drian e con l'inglese Boris Johnson. Tra i temi centrali del summit, partito il giorno dopo l'annuncio di Pyongyang circa lo stop ai test nucleari e missilistici, ovviamente la vicenda nordcoreana che era già stata al centro del vertice ministeriale dei titolari delle Finanze della scorsa settimana (in quella occasione vi fu una nota congiunta per reclamare l'isolamento finanziario della RPDC).

“Abbiamo concordato pienamente che non accetteremo mai una Corea del Nord armata nuclearmente” ha dichiarato Kono rilevando che l'opinione comune degli altri ministri, a suo dire, rifletteva quella nipponica circa il fatto che “non ci sono elementi che suggeriscano che la Corea del Nord voglia abbandonare il suo programma nucleare”.
Le dichiarazioni di Kono stridono con il clima di concordia che sembra essersi avviato con l'incontro tra Kim Jong Un ed il Presidente della Corea del Sud Moon Jae-in. I due, lo scorso 27 aprile, hanno avuto colloqui diretti a Goyang in RdC. “Stiamo scrivendo una nuova storia nelle relazioni Nord-Sud” ha detto Kim all'omologo sudcoreano attraversando, mano nella mano con Moon, il confine tra le due Coree.
“La denuclearizzazione è stata riaffermata e nel contesto della fine del conflitto coreano. Questo è uno sviluppo estremamente significativo e grandemente apprezzato” è stato il commento di Akira Kawasaki, uno dei rappresentanti dell'organizzazione ICAN in Giappone.

Il 24 aprile il titolare degli Esteri nipponico ha anche partecipato a Ginevra ai lavori della commissione che sta lavorando per la modifica del Trattato di Non Proliferazone Nucleare in previsione della Conferenza di Revisione del 2020. Il Giappone “crede che la direzione che conduce ad un mondo libero da armi nucleari stia accumulando costantemente misure e pratiche concrete mediante la cooperazione tra gli Stati dotati di armi nucleari e quelli che non le possiedono” ha sostenuto il ministro con ottimismo.

Ad Okinawa scontri tra la polizia ed i manifestanti presso il sito che ospiterà la nuova base USA ed i cui lavori sono partiti lo scorso anno tra mille battaglie, anche giudiziarie, che hanno visto su fronti opposti amministrazione locale e governo centrale. Lo scorso lunedì sono state sgombrate circa 500 persone che tentavano di realizzare un sit-in presso Camp Swarb a Nago.
Frattanto dal governo della Prefettura – il cui Governatore, l'antimilitarista Onaga sta affrontando un tumore al pancreas – è emerso che il SOFA, lo Status of Forces Agreement e cioè l'accordo che regola lo status giuridico del personale militare e civile degli USA, per quanto riguarda il Sol Levante è significativamente diverso da quello in vigore in Germania e Italia. Dal confronto tra i tre SOFA effettuato dall'amministrazione locale si evidenzia come le autorità nipponiche, a differenza di quelle tedesche ed italiane, non possano avviare indagini su incidenti che coinvolgono aerei USA né possono intervenire per regolare le esercitazioni delle forze armate statunitensi su suolo nipponico. Lo scorso febbraio una missione della Prefettura si è recata in Germania ed in Italia per capire quali regole vigano nel rapporto tra i due Paesi e le forze USA. Tra le personalità incontrate dalla delegazione anche l'ex Presidente del Consiglio Lamberto Dini.

Nonostante la forte opposizione alla costruzione del nuovo sito di Henoko i partiti di governo dopo aver già vinto le elezioni comunali di Nago hanno ottenuto la vittoria, durante le comunali tenutesi domenica scorsa, anche nella seconda città della Prefettura: Okinawa. Sachio Kuwae appoggiato dal Partito Liberal-Democratico e dal Nuovo Komeito ha sconfitto il candidato della maggioranza uscente, il progressita Hiromi Moromisato. Moromisato, ex consigliere comunale, godeva dell'appoggio del Partito Democratico, di Kibo no To e del Partito Comunista. Bassissima, appena il 47,27% degli aventi diritto, l'affluenza.

Mercoledì scorso, frattanto, l'ennesimo incidente che ha visto protagoniste le forze USA. Due mezzi osprey provenienti dalla base di Futenma, infatti, hanno dovuto effettuare un atterraggio di emergenza all'aeroporto di Amami.
Sempre sul fronte militare è emerso che nell'aprile dello scorso anno il Ministero della Difesa commissionò uno studio per verificare la possibilità di trasformare la portaelicotteri Izumo in una portaerei. Lo studio venne consegnato dalla società Japan Marine United un mese dopo ma la notizia è emersa soltanto pochi giorni fa. Tra le richieste del dicastero guidato da Onodera vi erano i costi e le modifiche necessarie per poter ospitare sul mezzo navale gli F-35B statunitensi.

In economia si rimanda al prossimo giugno una discussione nippo-statunitense circa un nuovo accordo commerciale tra i due Paesi. Ad annunciarlo il ministro responabile del dialogo Toshimitsu Motegi lo scorso martedì. Durante la recente visita di Shinzo Abe negli USA, infatti, è stato stabilito l'avvio di un confronto tra Motegi ed il responsabile del commercio degli States Lighthizer. Motegi ha smentito inoltre la possibilità che il proprio Paese firmi, secondo i desiderata di Trump, un accordo di libero commercio bilaterale.

In politica monetaria rimandato al 2020 dal Governatore della BOJ Kuroda il raggiungimento dell'obiettivo strategico del 2% di inflazione previsto, con infinito ottimismo, per il 2019. Nel rapporto sui primi quattro mesi dell'anno diffuso dall'ente venerdì scorso è stato previsto un aumento dello 0,1% (dall'attuale 1,3%) entro quest'anno per giungere all'1,8% nel 2019. A rallentare la crescita del tasso di inflazione soprattutto la contrazione dei consumi che sarà prodotta dall'aumento dell'Iva. Confermata nel tavolo direttivo con otto voti favorevoli ed uno contrario la politica di allentamento monetario “tanto a lungo quanto sarà necessario”.

Dati più che positivi invece quelli sull'occupazione diffusi lo stesso giorno dal Ministero del Lavoro. A marzo il tasso di disoccupazione è stato di appena il 2,5%: il più basso negli ultimi 25 anni. La disponibilità di posti di lavoro ha raggiunto quota 1.59 (in crescita rispetto all'1.58 di febbraio) il che significa che per ogni 100 persone che cercano lavoro vi sono 159 posti.

Per quanto concerne Kobe Steel la settimana appena trascorsa è iniziata una indagine della magistratura circa i numerosi casi di falsificazione dei dati sulle produzioni emersi negli scorsi mesi. Ad avviare l'indagine la Procura di Tokyo di concerto con il Dipartimento Metropolitano di Polizia. Nuovi casi di falsificazione anche nel settore automobilistico: i vertici di Subaru hanno infatti ammesso, in un rapporto preparato per il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, 903 casi di falsificazioni sui dati concernenti le emissioni a partire dal 2002.

Cattive notizie anche per Mitsubishi UFJ Financial Group che potrebbe, secondo quanto apparso sulla stampa, iscrivere a bilancio 40 miliardi di yen di perdite non previste. La situazione del gruppo dovrebbe condurre MUFG Bank, una delle principali componenti dell'assetto societario, a chiudere o fondere 85 filiali sulle 515 attualmente attive. Il gruppo finanziario già da tempo ha previsto di ridurre di 6.000 unità entro il 2024 la propria forza lavoro.
Nell'elettronica perdite sono state riportate da Sony per il primo quarto dell'anno. La società ha infatti riportato perdite per 16,8 miliardi di yen (lo scorso anno nel medesimo periodo aveva registrato profitti per 27,7 miliardi). Sony prevede per questo anno fiscale che terminerà nel marzo 2019 di mantenere gli utili sul medesimo livello del precedente cioè a circa 480 miliardi di yen.

Nel turismo, area considerata strategica dall'attuale governo, buone nuove da Okinawa che non conta dunque soltanto i militari a stelle e strisce. Per la prima volta nella più meridionale delle province nipponiche si è avuto un numero di turisti superiore a quello della Hawaii. Lo scorso anno la Prefettura ha infatti ospitato 9.396.000 turisti contro i 9.382.000 dell'arcipelago statunitense. “Il nostro obiettivo è quello di diventare come Phuket o Bali e di attrarre 13 milioni di turisti per anno” sostengono dal governo locale.

Nel settore primario invece un allarme è stato lanciato dal Ministero dell'Agricoltura lo scorso 26 aprile. Secondo i dati diffusi infatti dal dicastero guidato da Saito il pescato dello scorso anno è calato dell'1,3% per un totale di 4.304 milioni di tonnellate segnando un record negativo che dovrà portare il governo e gli operatori economici ad intervenire con forza. Tra le cause di questo crollo (il dato più basso dal 1956) l'aumento della temperatura degli oceani e l'aumento dell'attività di pesca dei Paesi più prossimi al Giappone. Entro l'estate il Ministero dovrebbe predisporre un piano per restringere le catture in mare ed incentivare l'acquacoltura.

In ambito lavoro una delle maggiori imprese edilizie del Sol Levante, la Shimizu Corporation, ha presentato lo scorso lunedì dei robot utili ad affrontare il calo di manodopera che affligge in particolar modo il settore delle costruzioni. Uno dei mezzi presentati, un robot che preleva delle tavole e le posiziona su di un montacarichi, è già in uso in uso dei cantieri nei quali è presente Shimizu. Secondo i dati forniti dalla società i lavoratori del settore edile al 2014 erano 3,4 milioni ma, stando alle stime, scenderanno a 2,2 milioni nel 2025.

In chiusura pesante condanna dall'Alta Corte di Sendai per la città di Ishinomaki e la Prefettura di Miyagi per non aver predisposto misure di sicurezza adeguate in una scuola elementare in occasione del terremoto e maremoto del 2011. In totale il comune e la Prefettura sono stati condannati al pagamento di 1,4 miliardi di yen (circa 13 milioni di dollari) ai familiari di 23 bambini morti in quell'occasione. Secondo la sentenza le due amministrazioni hanno evacuato studenti e personale in servizio presso la scuola in un'area che si trovava ad appena sette metri sul livello del mare. Se il punto di ritrovo si fosse trovato ad un'altezza di almeno venti metri quel gruppo di persone probabilmente sarebbe sopravvissuto. La scuola, per altro, pur trovandosi ad appena un metro e mezzo sul livello del mare non era stata designata come località a rischio in caso di tsunami.

(con informazioni di g7.gc.ca; mofa.go.jp; boj.or.jp; mhlw.go.jp; mainichi.jp; asahi.com)

 

Immagine ripresa liberamente da uk.reuters.com

Ultima modifica il Sabato, 28 Aprile 2018 16:36
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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