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Domenica, 29 Luglio 2018 00:00

Pillole dal Giappone #248 – Gli USA isolati (di nuovo) al G20 argentino. Ad Ehime ancora grave la situazione degli alluvionati

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Forte appello del G20 ad evitare tensioni commerciali: è questo il succo del terzo incontro dei ministri delle Finanze dei 20 Paesi più industrializzati svoltosi a Buenos Aires domenica 22 luglio. “Il commercio internazionale e l'investimento sono motori importanti per la crescita, la produttività, l'innovazione, la creazione di lavoro e lo sviluppo. Sul commercio riaffermiamo le conclusioni fatte dai nostri leader al summit di Amburgo e riconosciamo la necessità di intensificare il dialogo e le azioni volte a mitigare i rischi e rafforzare la fiducia. Lavoriamo per irrobustire il contributo del commercio alle nostre economie” si legge nel comunicato finale del vertice.

Presente per il proprio Paese il vicepremier Taro Aso che ha approfittato dell'occasione per colloqui con l'omologo statunitense Steven Mnuchin al quale il ministro delle Finanze edochiano ha ribadito l'opposizione del Giappone ad ogni aumento dei dazi nel settore automobilistico. Il Giappone sarà infatti il Paese più colpito da una possibile guerra commerciale in questo ramo in quanto il 40% delle auto importate dagli USA sono “made in Japan”.

La difesa del commercio libero ed aperto è stata al centro anche del viaggio di Heiko Maas in Giappone. Qui il ministro degli Esteri di Berlino lo scorso mercoledì ha incontrato l'omologo Taro Kono nonché il premier Abe. Grande soddisfazione da parte di Maas è stata mostrata per l'accordo commerciale UE-Giappone: “un chiaro segnale contro il protezionismo. Il Giappone e la Germania si trovano agli antipodi geograficamente ma dallo stesso lato politicamente” ha sottolineato il ministro tedesco.

Un viaggio negli Stati centrali degli USA è stato invece annunciato venerdì scorso dal ministro dell'Industria, Economia e Commercio Hiroshige Seko. La visita ufficiale del ministro inizierà lunedì prossimo e durerà fino al 4 agosto e toccherà il Michigan, l'Indiana e l'Ohio, cioè tre degli Stati nei quali più forti sono gli investimenti da parte di industrie giapponesi.
Proprio i profitti di Nissan, stando a quanto reso noto dalla stessa società, sono calati del 14,1% negli ultimi tre mesi a causa principalmente di una contrazione globale nella domanda di auto nonché alle tensioni scatenate principalmente nel mercato mondiale dell'alluminio dai dazi di Trump.

Giovedì scorso Robert Lighthizer, Rappresentante USA per il Commercio, ha comunque annunciato ufficialmente (la dichiarazione è avvenuta nel corso di una audizione in Senato) che “nei prossimi 30 giorni” inizierà i colloqui con il plenipotenziario nipponico Toshimitsu Motegi per giungere ad una bozza di accordo commerciale bilaterale tra le due nazioni. L'alto funzionario statunitense ha comunque insistito sul fatto che il Sol Levante deve impegnarsi nel consentire agli USA di ridurre il proprio deficit commerciale aprendo maggiormente alle importazioni agricole e di auto americane.

Per quanto concerne il turismo è di lunedì l'annuncio del colosso cinese Alibaba di rafforzare la cooperazione con ferrovie nipponiche al fine di far crescere il turismo cinese nel Sol Levante. L'intenzione del gruppo guidato da Jack Ma è di estendere il sistema di pagamento Alipay ai biglietti emessi dalle Ferrovie del Kyushu nonché di fornire informazioni turistiche mediante la piattaforma “Fliggy”.
Frattanto, una delle misure varate dalla maggioranza per incrementare proprio il turismo e cioè la legalizzazione dei casinò, si dimostra come una delle misure più impopolari varate dall'esecutivo conservatore. Stando ad un recente sondaggio telefonico oltre il 64% dei rispondenti si è dichiarato contrario alla legge.

In politica una grande novità che non potrà non far felice Shinzo Abe è datata 24 luglio. Martedì scorso, infatti, l'ex ministro degli Esteri Fumio Kishida, uno dei pesi massimi del Partito Liberal-Democratico, capo di una delle correnti più numerose di quel soggetto politico, ha annunciato che non si candiderà alla presidenza del PLD e che sosterrà il premier, Presidente e uscente ed a questo punto certamente rientrante.
Il congresso del PLD si svolgerà in settembre ed a sfidare Abe per la leadership vi sarà sicuramente Shigeru Ishiba, ex ministro della Difesa, ex segretario del PLD a Tokyo e parlamentare di lungo corso. Uno dei maggiori terreni di scontro tra Abe ed Ishiba sarà la Costituzione: Abe è determinato ad inserire le Forze di Autodifesa nella Carta nonché a provare per l'ennesima volta a manomettere l'articolo 9 (quello che assicura il carattere pacifista del Sol Levante); Ishiba, di contro, spalleggiato da un parte consistente del partito e dagli alleati del Nuovo Komeito invece frena preoccupato soprattutto di una eventuale bocciatura referendaria. Altro possibile tema di scontro è l'attenzione da dare alle aree rurali, per Ishiba, che per due anni è stato anche ministro per il Contrasto al Declino Demografico e per la Rivitalizzazione delle Economie Locali, il tema principale che il governo dovrà affrontare sarà “come stimolare la crescita delle piccole e medie imprese e delle aree rurali le cui esigenze sono completamente diverse da quelle delle grandi aziende e delle aree urbane”.

Intanto da Nagoya, un altro potenziale oppositore di Abe, la ministra per Affari Interni e Comunicazioni Seiko Noda ha candidamente dichiarato che le misure prese dal governo di cui pure fa parte per contrastare il declino demografico sono insufficienti. La ministra nel corso di un'intervista ha citato dati elaborati da un tavolo consultivo del Ministero delle Infrastrutture che suggeriscono una stima della popolazione al 2040 pari a 105.690.000 contro i 126.590.000 di oggi.
Secondo l'esponente liberal-democratica tra le cause del calo demografico vi è la poca presenza di donne nei ruoli direttivi ed una conseguente poca attenzione ai temi della gravidanza e degli asili.

Proprio su questo punto Abe ha annunciato martedì scorso che a partire dal primo aprile prossimo, data con la quale inizierà l'anno fiscale 2019, il Giappone accetterà più lavoratori stranieri. Allo scopo saranno introdotte una serie di misure volte a snellire la burocrazia e ad allungare i tempi di permanenza per i tirocinanti stranieri. I settori che più necessitano di manodopera sono l'edilizia ed i servizi alla persona.

Proteste, nel contempo, da parte delle associazioni a sostegno della causa omossessuale verso la parlamentare del PLD Mio Sugita che nella settimana appena trascorsa ha affermato che gli omossessuali non hanno “produttività” in quanto “non producono” figli. Nella sera del 27 luglio in 5.000 hanno manifestato sotto la sede nazionale del partito di governo.
“O si scusa o si dimette” ha commentato il Capo della Segreteria del Partito Comunista Akira Koike. “Condanniamo con fermezza queste discriminazioni” ha fatto eco Tomomi Nomura, parlamentare e dirigente del Partito Costituzionale Democratico.

Sugli scandali che oramai a cadenza settimanale coinvolgono il governo e la maggioranza è emerso che Tadao Yanase, ex segretario del premier – attualmente viceministro all'Economia, Industria e Commercio – potrebbe dimettersi. Yanase è infatti coinvolto direttamente nella spinosa vicenda della Facoltà di Medicina Veterinaria aperta nella Prefettura di Ehime da Kotaro Kake, amico personale del primo ministro, e beneficiaria di numerosi contributi pubblici.
Guai anche per Futoshi Sano, ex direttore generale dell'Ufficio Scienza e Tecnologia del Ministero dell'Istruzione, sospettato di aver raccomandato il figlio all'Università di Tokyo. La Procura edochiana ha indagato contestualmente Masahiko Usui, ex Presidente del Consiglio Direttivo dell'ateneo, e Koji Taniguchi, ex dirigente di un'azienda operante nel settore medico e sospettato di essere coinvolto nell'affaire. Arresto anche per Kazuaki Kawabata, Direttore Generale per gli Affari Internazionali del Ministero dell'Istruzione che secondo la Procura avrebbe ricevuto 1.400.000 yen da Taniguchi in cambio di una probabile raccomandazione al manager per l'Agenzia Aerospaziale del Giappone.
Critiche invece al Ministero delle Finanze per la falsificazione dei documenti concernenti lo scadalo di Moritomo Gakuen sono arrivate dall'ex premier Fukuda. Il premier “non può farla franca dicendo che non c'entra nulla” ha detto Fukuda in una recente intervista.

Nel settore della difesa un grande aumento dei costi sta interessando due batterie missilistiche facenti parte del sistema Aegis. I costi di installazione delle due strutture sono stati stimati in 400 miliardi di yen e cioè circa il doppio di quanto previsto inizialmente. Insieme con l'acquisto dei missili (che costano 4 miliardi l'uno) le due batterie peseranno sulle tasche dei contribuenti nipponici per 600 miliardi. L'acquisto dei terreni è stato al momento sospeso e potrebbe verificarsi in settembre. Critiche sono state avanzate dalle amministrazioni locali e dall'opposizione: “i missili non dovrebbero essere installati quando si manifestano domande così forti sulla loro necessità” ha dichiarato il copresidente del Partito Democratico per il Popolo Yuichiro Tamaki.

Sempre Onodera ha affermato lunedì scorso che occorre andare avanti nel dispiegamento dei contestatissimi velivoli osprey in quanto “non ci sono problemi di sicurezza”. L'incredibile dichiarazione è stata fatta dal ministro durante l'incontro con il Governatore della Prefettura di Saga Yoshinori Yamaguchi. Il Ministero intende far stazionare nell'aeroporto di Saga 17 osprey V-22.
Investimenti anche nella difesa delle centrali nucleari: due vascelli della Guardia Costiera saranno dispiegati nel pattugliamento dello spazio di mare di fronte il reattore di Monju a Tsuruga (Prefettura di Fukui) e sempre nella città si avrà un aumento compreso tra il 60 e l'80% del personale dislocato nella locale Capitaneria. Il 25 luglio si è svolta invece una grande esercitazione multinazionale volta ad affinare le tecniche di intercettazione e distruzione di armi di distruzione di massa. Coinvolti, oltre ai marinai nipponici, truppe sudcoreane, australiane e statunitensi.

Ad Okinawa, intanto, il Governatore Takeshi Onaga ha annunciato venerdì scorso di aver dato istruzioni affinché siano ritirate le autorizzazioni (concesse dal precedente Governatore Nakaima) per alcuni dei lavori di costruzione della base di Henoko in uno dei pochi ambiti nei quali l'amministrazione locale ha voce in capitolo (la realizzazione di un sito di smaltimento).
“La nostra intenzione di procedere con i lavori è immutata” ha commentato da Tokyo il Segretario Generale del Gabinetto Suga. “Stati Uniti e Corea del Nord stanno proseguendo negli sforzi verso la denuclearizzazione e nell'allentamento della tensione nella Penisola coreana. Non posso tollerare la posizione del governo nazionale circa l'andare avanti con un piano che è stato fatto più di venti anni fa senza che sia intervenuta alcuna modifica” ha detto il Governatore ai giornalisti.
Onaga aveva già ritirato queste autorizzazioni nel 2015 ma prima una Corte Distrettuale e poi, nel 2016, la Corte Suprema avevano dato torto all'amministrazione locale.

In politica estera una piccola tensione si è registrata con la Russia a causa del sequestro di alcuni telefoni cellulari di funzionari nipponici operato dalle autorità russe il 22 luglio nell'isola di Kunašir, una delle quattro isole facenti parte delle Curili meridionali. Di un atto “molto disdicevole” ha parlato il Portavoce del governo di Tokyo Suga. I funzionari accompagnavano un gruppo di cittadini giapponesi in visita alle tombe dei propri antenati nell'isola (a questo scopo Mosca ha concesso a partire dall'anno scorso dei visti specifici).
A smorzare sul nascere la tensione ci ha pensato però il Presidente della Camera dei Consiglieri Chuichi Date. Il senatore, in visita ufficiale a Mosca, ha tenuto un discorso ai membri del Consiglio della Federazione Russia (cioè la Camera alta di quel Paese) invitando a proseguire nel dialogo che dovrà condurre alla firma di un trattato di pace nippo-russo che chiuda simbolicamente e giuridicamente la Seconda Guerra Mondiale. “Si tratta di una situazione anormale e triste che ci obbliga a sforzarci per mettere fine ai mutevoli problemi esistenti tra Giappone e Russia. Firmare un trattato di pace sarà un grande stimolo per le relazioni bilaterali” ha detto Date nel proprio discorso.

Qualche giorno prima, il 18 luglio per la precisione, era entrata in vigore una legge che regola e facilita l'assistenza che la pubblica amministrazione dovrà fornire alle aziende giapponesi che vorranno investire nelle quattro isole. Ancora allo studio invece da parte del partito di governo la creazione di un fondo da 10 miliardi di yen (cofinanziato dalla Prefettura di Hokkaido) per facilitare l'insediamento di imprese.

Sempre dalla Russia, la compagnia petrolifera a partecipazione statale Rosneft ha depositato una causa legale contro diverse aziende giapponesi per un “arricchimento illecito” pari a 89 miliardi di rubli (1,4 miliardi di dollari) nei lavori di realizzazione della piattaforma per l'estrazione di petrolio e gas Sakhalin-1. Tra le aziende citate in giudizio anche la Sakhalin Oil and Gas Development (a partecipazione pubblica nipponica) e la Exxon Mobil. Il progetto Sakhalin-1 è stato lanciato nel 1995 ed è attivo dall'ottobre 2005. Nella joint venture Rosneft possiede il 20% delle azioni. A domanda specifica sulla vicenda il ministro degli Esteri Kono si è astenuto dal rispondere.

Dalla Repubblica di Corea sono stati intanto “scongelati” i 9 milioni di dollari che il governo di Tokyo aveva versato alla fondazione che si occupa di assistere le schiave sessuali dell'esercito coloniale nipponico ancora in vita oltre a diffondere la memoria di quegli eventi.
Il finanziamento era parte dell'accordo sottoscritto tra il governo Abe e quello Park nel 2015 e doveva chiudere anche simbolicamente lo scontro storico-diplomatico sulla vicenda a lungo negata da Tokyo. L'attuale Presidente sudcoreano però, il democratico Moon Jae In, aveva sin da subito messo in discussione un accordo ritenuto troppo morbido nel riconoscere le responsabilità dell'Impero nipponico nella vicenda ed aveva di conseguenza scelto di non incassare la somma.

Sul fronte meteorologico è di 94 morti ed oltre 22.000 ricoverati in ospedale il bilancio dell'ondata di caldo (anche 41 gradi centigradi raggiunti nelle ore centrali del giorno) che ha colpito il Giappone centrale e meridionale la scorsa settimana.
Nel Giappone occidentale colpito dalle piogge fino al 10 luglio, piogge che hanno causato oltre 200 morti, è stato deliberato un aumento dei fondi trasferiti ai comuni tra il 10 ed il 20% in più. Tra le misure prese fino ad ora, oltre agli scontati interventi di protezione civile, vi è una estensione di validità per le patenti scadute. Prevista anche la possibilità di consistenti deduzioni fiscali sulle donazioni effettuate da privati ai comuni colpiti. Sensibilmente diminuite, ma ancora molte, le case prive di acqua corrente: 17.000. Oltre 3.500 i metri cubi di legno alla deriva portato in mare dai fiumi e grande ostacolo alla pesca. Il settore primario ha subito danni per oltre un miliardo di dollari stando all'ultima stima resa nota dal governo.
Nella città di Kurashiki per rimuovere la spazzatura (stimata tra le 70.000 e le 100.000 tonnellate) sono a lavoro 70 mezzi della nettezza urbana cittadina e 150 mezzi delle Forze di Autodifesa. “La quantità di rifiuti da rimuovere è pari a quella prodotta in un anno” ha affermato il sindaco Kaori.
Nella Prefettura di Ehime si è invece recato il leader del Partito Costituzionale Democratico – i cui militanti, provenienti in molti da Tokyo, sono fortemente impegnati in attività di sostegno alle popolazioni alluvionate – Yukio Edano per rendersi conto dei danni e per raccogliere le sollecitazioni dei sindaci. Da ricostruire in un'altra zona, più sicura, il potabilizzatore di Uwajima (nell'area sono ancora circa 30.000 le persone senza acqua potabile in casa).
Le zone alluvionate sono state visitate anche da diversi parlamentari del Partito Democratico per il Popolo – tra essi il copresidente Kohei Otsuka – particolarmente preoccupati per gli ingenti danni subiti dalle cooperative agricole.

In tema lavoro è giunto lo scorso martedì un invito dal Consiglio Centrale per il Salario Minimo, un organismo consultivo del governo, affinché il salario minimo sia aumentato di 26 yen al fine di raggiungere gli 874 yen l'ora. Attualmente la media nazionale del salario minimo orario è di 848 yen l'ora ma ogni singola Prefettura può stabilire un proprio limite. Il salario minimo più alto si registra a Tokyo (985 yen) mentre i più bassi (760 yen) sono quelli delle Prefetture di Kumamoto, Saga, Nagasaki, Oita, Kochi, Kagoshima, Okinawa e Miyazaki.

In economia la grande holding dei trasporti Yamato si è scusata per un errore che è costato caro ai propri clienti. Stando a quanto ammesso lo scorso 24 luglio dagli stessi vertici della società sono stati infatti attribuiti dalla sussidiaria Yamato Home Convenience maggiori costi a 2.640 clienti per un totale 1,7 miliardi di yen (oltre 15 milioni di dollari).
Sempre nel settore automobilistico, ma sul versante produzione, il Giappone ha in animo di avere circolanti soltanto auto elettriche per il 2050. È quanto emerge dai lavori di un tavolo consultivo del Ministero dell'Economia, Industria e Commercio. Tra le esigenze segnalate dall'organismo – ai cui lavori partecipano anche Nissan e Toyota – vi è la richiesta di costituzione di una società unica che si procuri materiali rari come il cobalto indispensabili per la produzione di batterie elettriche. “Il Giappone vuole contribuire all'obiettivo di zero emissioni incentivando i veicoli elettrici in tutto il mondo. Questo obiettivo può essere raggiunto soltanto dal Giappone che è al vertice dell'industria dell'auto” ha affermato il ministro Seko.

È stato invece di 500 miliardi di yen il valore della cosiddetta “economia condivisa” (quella per intenderci portata avanti da grandi multinazionali come Airbnb) nel 2016. I dati, poco più che una stima, sono stati resi noti lo scorso mercoledì dal governo.

In ambito welfare una forte richiesta di investimenti è giunta dal Partito Comunista all'Agenzia di Rinascita Urbana. L'ente pubblico, equivalente più o meno al nostro IACP, gestisce 730.000 unità immobiliari. A portare avanti la richiesta che sia l'Agenzia e non gli affittuari a realizzare i lavori di restauro interni alle case è stata la deputata del PCG Kimie Hatano.
Il 20 luglio, frattanto, era stata resa nota la Ricerca sulle Condizioni di Vita, Salute e Welfare condotta nel 2017. La ricerca – un sondaggio realizzato annualmente dal Ministero della Salute per avere un quadro della situazione – mostra come il 61,5% delle famiglie ha entrate annuali inferiori a 5,6 milioni di yen e ben il 23,8% (+0,4 rispetto alla precedente rilevazione) considera la propria vita “molto difficile” (a rispondere “relativamente difficile” è stato il 32% del campione con un -1,1%).

Sul nucleare voti insufficienti sono stati assegnati dall'Agenzia Regolatrice a TEPCO circa le esercitazioni di sicurezza nelle tre centrali che gestisce. A Fukushima invece la società elettrica ha nuovamente (non succedeva dallo scorso ottobre) avuto un contatto diretto con i rifiuti nucleari da rimuovere in ciò che resta del secondo reattore dell'impianto. I lavori di rimozione delle scorie dovrebbero iniziare nel 2021.

In chiusura è stata annunciata l'esecuzione della condanna a morte per altri sei membri del gruppo terroristico e religioso AUM. A renderlo noto la stessa ministra della Giustizia, Yoko Kamikawa, in una conferenza stampa convocata giovedì scorso.
“Io ritengo che la pena di morte sia inevitabile per coloro che commettono crimini estremamente gravi e atroci. La pena di morte nel Paese non sarà ridiscussa nell'immediato” ha chiarito la ministra ribadendo il favore per questa misura dei conservatori.

(con informazioni di Japan Press Weekly 18 – 24 lug. 2018; g20.org; auswaertiges-amt.de; mofa.go.jp; tass.com; cdp-japan.jp; dpfp.or.jp; mainichi.jp)

 

Immagine ripresa liberamente da cdp-japan.jp

Ultima modifica il Sabato, 28 Luglio 2018 19:59
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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