I nonluoghi venti anni dopo: Augè e la preistoria della società planetaria

Mai come oggi la questione dello spazio diventa un tema politico e sociale di fondamentale importanza. Più il luogo viene annullato dalle tecnologie della telecomunicazione e dei trasporti, più si sente il bisogno di riappropriarsene. È in gioco una continua battaglia per lo spazio che divide chi il territorio può abitarlo e costruirvi progetti di vita e chi dal territorio deve fuggire a causa di guerre, malattie, persecuzioni politiche, catastrofi naturali. Il conflitto moderno è per l’accesso al luogo dove si possa immaginare un futuro, un accesso però spesso negato, in nome di timori irrazionali o di slogan propagandistici che fanno leva sulla paura. Per gli ultimi del mondo, per gli sconfitti della globalizzazione, le frontiere diventano così barriere invalicabili che definiscono una geografia globale della marginalità la cui drammaticità emerge in tutta la sua irruenza emotiva di fronte al moltiplicarsi di desolanti campi profughi o alle sempre più frequenti tragedie che si consumano al largo delle coste di Lampedusa.

Pubblicato in Umanistica e sociale
Giovedì, 30 Aprile 2015 11:29

Ricordando Lester Bangs

Ricordando Lester Bangs
33 anni esatti dalla scomparsa del grande critico musicale californiano

Non mi chiedete perché guardi a gruppi rock come possibili modelli per una società migliore. Penso che sia solo per il fatto di aver intravisto qualcosa di bello in un momento di illuminazione e probabilmente l’ho confuso per una profezia che ha da sempre cercato la sua realizzazione.

1973. Lester Bangs, reo di mostrarsi “irrispettoso nei confronti dei musicisti”, viene licenziato dalla rivista Rolling Stone, dopo una recensione particolarmente negativa nei confronti dei Canned Heat. Inizia un periodo particolarmente complesso per il giovane critico musicale californiano. Il suo giornalismo militante, volto a promuovere la musica come strumento di lotta e cambiamento del sistema entra in contrasto con la realtà sociale e artistica dell’epoca: la grande stagione psichedelica è al collasso, la cultura hippie in declino, i grandi gruppi venerati da Bangs come Velvet UndergroundVan MorrisonCaptain Beefheart sembrano aver già espresso il meglio di loro stessi mentre all’orizzonte una nuova generazione di musicisti si crogiola nella restaurazione fatta di fronzoli e barocchismi progressive.

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