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Giovedì, 16 Giugno 2016 00:00

Pensione anticipata? Solo se paghi alla banca

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Non c’è che dire: quando pensiamo di aver toccato il fondo, di aver raggiunto la situazione peggiore immaginabile, aprendo il giornale scopriamo che c’è sempre modo di andare più a fondo.

Parliamo di pensioni, ad esempio. Non bastavano la Riforma Fornero, il pasticcio sugli esodati e le nefaste previsioni di Boeri sullo stato della previdenza: ieri siamo venuti a sapere dell’ennesimo colpo di mano del governo, che ha illustrato nei dettagli il pensionamento anticipato che entrerà in vigore a breve. E l'idea è davvero sorprendente: si prevede infatti la possibilità di andare in pensionamento con tre anni di anticipo chiedendo un prestito ad una banca, ad un istituto finanziario o ad un'assicurazione. L'istituto di credito infatti "assisterà" il lavoratore con un assegno mensile fino al 15% più basso di quello previdenziale e questo in cambio, una volta raggiunta l'età pensionabile vera, userà l'assegno previdenziale per restituire i soldi alla banca, coprendo rate fino a vent'anni.

La legge farà differenza tra lavoratori che saranno privilegiati nell'accedere al prepensionamento (quelli che sono rimasti senza lavoro a causa di ristrutturazioni aziendali) e quelli che invece vi accederanno a condizioni più sfavorevoli

La legge Fornero resta quindi in vigore e non varierà l'età pensionabile per lavoratrici e lavoratori. Si metteranno semplicemente le banche in condizione di speculare sulle difficoltà di chi, per motivi di salute o perché ha perso l'impiego a pochi anni dal pensionamento, accetterà di indebitarsi pur di uscire di poter fare affidamento su un assegno mensile. E in effetti anche la dicitura tecnica, "flessibilità in uscita per i lavoratori con strumenti finanziari", rende chiaro come invece di intervenire sulla collasso del sistema previdenziale che sta per abbattersi sul nostro paese, si preferisca aprire nuovi spazi a profitti per chi non crea ricchezza reale e continuare sulla strada delle finanziarizzazione dell'economia che non solo ha portato alla crisi del 2008 ma, molto semplicemente, ha portato al fallimento diverse banche anche nel nostro paese in questo ultimo periodo.

Non c'è che dire, ci aspettano grandi passi avanti, sì.

Ultima modifica il Mercoledì, 15 Giugno 2016 15:09
Diletta Gasparo

"E ci spezziamo ancora le ossa per amore
un amore disperato per tutta questa farsa
insieme nel paese che sembra una scarpa"

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