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Domenica, 30 Marzo 2014 00:00

La sinistra a Firenze, il disastro (forse) evitato

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A sinistra le cose non sono mai facili.

Ultimamente sembra che fuori dall’area Renzi stiano diventando decisamente troppo complicate.

Le amministrative fiorentine sono un ottimo punto di riferimento per verificare lo stato di salute dei lontani eredi del movimento dei movimenti del 2001.

Rispetto a quanto scritto in precedenza su questo giornale rimane in campo la candidatura di Laura Bennati, con la lista Una Città in Comune, che raccoglie alcuni movimenti nati durante l’amministrazione Renzi (se non prima). Si aggiunge un comunicato del Partito dei Comunisti Lavoratori, che annuncia propri candidati a sindaco di Firenze e di un altro comune della provincia fiorentina (Bagno a Ripoli). La maggioranza delle forze politiche e sociali che in questi mesi non sono riuscite a costruire l’alternativa al PD si ritrova però a larghissima maggioranza riunita intorno ad un appello promosso da esponenti del mondo del lavoro e di altre realtà sociali, con cui si è convocato un primo appuntamento assembleare il 25 marzo al Circolo Arci Il Progresso. Da quell’assemblea è emerso il nome di Tommaso Grassi, che in seguito ai suoi 5 anni di opposizione come consigliere comunale, al fianco di Ornella De Zordo, pare poter riunire quasi tutte le sensibilità, nonostante si sia iscritto a Sinistra Ecologia e Libertà durante il mandato (all’epoca delle elezioni era dei Verdi e legato a una coalizione con Valdo Spini e Rifondazione, tra gli altri).

Restano fuori il succitato Spini, lo storico esponente della sinistra Eros Cruccolini e i Comunisti Italiani (pare), che si presenteranno a fianco (e a sostegno) dell’erede di Renzi, Nardella, che ha vinto delle primarie per niente appassionanti e di cui tutti davano per scontato il risultato.

Il 26 marzo Sinistra Ecologia e Libertà è riuscita finalmente a risolvere i suoi dilemmi, trovando al proprio interno una maggioranza a sostegno di Tommaso Grassi. Davanti al dirigente nazionale Nicola Fratoianni l’organismo dirigente del partito di Vendola ha comunque mancato l’unanimità (34 voti favorevoli, 11 astenuti, 14 contrari).

Il 27 marzo Rifondazione Comunista ha manifestato la propria disponibilità a sostenere Grassi, chiedendo però una lista unica, così da legare la soluzione elettorale a una progettualità che eviti un nuovo schiaffo ai militanti che nel corso degli anni sono rimasti all’interno dei processi sociali e politici senza rappresentanza istituzionale.

Firenze è la città in cui ha maturato il proprio percorso politico l’attuale presidente del consiglio (e segretario nazionale del Partito Democratico). È anche il comune più grande che va al voto (sia le elezioni amministrative che le europee si terranno il 25 maggio).

Se la Lista Tsipras supererà il 4% si aprirà una fase per nuovi soggetti politici e scomposizioni, almeno questo è quello su cui scommettono in molti. Firenze quindi vede convergere sulla città tensioni politiche non solo locali.

Tommaso Grassi unisce fuori dal suo partito, Sinistra Ecologia e Libertà divide gli altri soggetti sociali e politici, insistendo su una coalizione di più liste.

L’assemblea del Progresso si è di nuovo ritrovata sabato 29 marzo, al teatro Affratellamento, evidenziando come ci siano da sciogliere i nodi del programma e delle modalità di presentazione, trovato il nome unificante (ormai pare definitivamente superato lo schema di chi pensa che prima vengano i percorsi e poi le individualità).

C’è chi propone, ad esempio, la petizione per gli asili nido pubblici come caratterizzante di questo nuovo percorso (la raccolta firme è partita in città da qualche settimana, sulla scia del referendum per la scuola pubblica di Bologna). C’è chi evidenzia le diverse posizioni in sala sul tema tramvia: a Firenze è stata realizzata una sola linea, due sono in attesa. Il tema di come si stanno costruendo è sentito e controverso nella sinistra fiorentina.

Dall’assemblea non emerge una soluzione, anche perché Grassi accetta la proposta di candidatura, prendendosi l'onere delle trattative con i vari soggetti, ma non si esprime sulle questioni irrisolte (lasciando scontento chi sperava in una risposta, o almeno in un riconoscimento del sentire comune espresso a larga maggioranza dalla sala sulla lista unica).

Rifondazione scioglierà definitivamente le sue riserve i primi di aprile, una volta chiarite le modalità con cui si presenterà la coalizione a sostegno del consigliere comunale uscente di Sel.

L'assemblea si chiude aggiornandosi al 2 aprile, non senza nervosismo rispetto alla ferma posizione del partito di Vendola, che insiste sul volersi presentare con il proprio simbolo.

Riepilogando, in campo al momento ci sono, a sinistra: Laura Bennati (Una Città in Comune), Attilio Armando Tronca (Partito dei Comunisti Lavoratori) e Tommaso Grassi (con un vasto schieramento a suo sostegno, diviso sulla questione lista unica o più liste a suo sostegno).

Poi ci sarà da raccogliere le firme e si vedrà delle mille anime della sinistra quante saranno sulla scheda elettorale (e come).

Anche perché per ora tutto il dibattito che si è consumato si è mosso dentro canali abbastanza autoreferenziali, quasi fossero cronache di un mondo passato, anziché di un mondo da costruire.

Immagine tratta da www.paolomanganelli.it

Ultima modifica il Sabato, 29 Marzo 2014 23:54
Dmitrij Palagi

Nato nel 1988 in Unione Sovietica, subito prima della caduta del Muro. Iscritto a Rifondazione dal 2006, subito prima della sconfitta de "la Sinistra l'Arcobaleno". Laureato in filosofia, un dottorato in corso di Studi Storici, una collaborazione attiva con la storica rivista dei macchinisti "ancora IN MARCIA".

«Vivere in un mondo senza evasione possibile dove non restava che battersi per una evasione impossibile» (Victor Serge)

 

www.orsopalagi.it

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