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Martedì, 12 Maggio 2015 00:00

Toscana: piano paesaggistico a rischio cemento

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Articolo pubblicato su il manifesto di domenica 10 maggio 2015

Toscana: piano paesaggistico a rischio cemento

Quello che è uscito dalla porta può rientrare dalla finestra. E deve preoccupare la prospettiva che la legge urbanistica e il piano del paesaggio della Toscana, salutate da generali apprezzamenti e segnalate anche da New York Times e Newsweek, rischino di diventare lettera morta. L'allarme arriva da Vezio De Lucia, che all’assemblea della Rete dei comitati per la difesa del territorio e dell'ambiente avverte del pericolo: “In commissione alla Camera c'è una nuova legge sul governo del territorio che, su input del governo, dovrà essere giuridicamente sovraordinata alle normative regionali”.

La rivelazione dell'esperto urbanista strappa il velo dell'ipocrisia di un Pd che, fino all'ultimo, aveva cercato di sterilizzare le prescrizioni adottate da Anna Marson per tutelare “dinamicamente” la carta d'identità presentata dalla Toscana nel mondo. “Noi abbiamo apprezzato le novità legislative apportate dalla giunta di Enrico Rossi grazie al lavoro dell'assessore Marson – tira le somme alberto Asor Rosa – ma la legge urbanistica in discussione a Montecitorio nega i risultati ottenuti, anche grazie al lavoro fatto dai comitati, dai provvedimenti regionali”.

Questo basta e avanza, osserva Asor Rosa, per denunciare il progressivo restringimento degli spazi di democrazia, a tutti i livelli. E per rivendicare l'importanza del neo ambientalismo non di élite intellettuali ma che parte e si sviluppa “dal basso”. Nelle forze vive di una cittadinanza attiva che si mobilità, approfondisce, segnala le criticità, e propone soluzioni alternative per una vivibilità sempre da riconquistare, di fronte alla filosofia delle “grandi opere inutili” terribilmente impattanti per l'ambiente e per la salute dei cittadini.

A riprova, la Rete continua a denunciare alcune “criticità epocali”. Dal nuovo aeroporto incastrato tra Firenze e altre città come Prato, Sesto Fiorentino e Campi Bisenzio, imposto per compiacere interessi privati e sotto la regia del braccio destro di Matteo Renzi, Marco Carrai. Poi un sottoattraversamento fiorentino dell'alta velocità “assurdamente inutile”, dai costi che volano nel silenzio delle istituzioni; con rischi ambientali altissimi, e con continue traversie giudiziarie che ne evidenziano i limiti. E ancora un'autostrada tirrenica che impatterà pesantemente sul territorio maremmano, ancora in equilibrio fra ambiente e operosità dell'uomo. Infine il maxi inceneritore di Case Passerini alle porte del capoluogo, contestato da anni ma sempre difeso prima da Ds e Margherita, poi dal Pd.

Grazie ai contributi di Claudio Greppi e Alberto Magnaghi, di Ilaria Agostini e della stessa Anna Marson, di Paolo Baldeschi, Gian Luca Garetti e Tiziano Cardosi, l'assemblea della Rete ha offerto una nitida panoramica dello stato delle cose. Il tutto alla vigilia di elezioni regionali che, osserva Asor Rosa, stanno evidenziando anche fatti singolari: “Come l'ultimo articolo sul manifesto di Enrico Rossi, che chiama al voto disgiunto”.

Ultima modifica il Lunedì, 11 Maggio 2015 21:57
Riccardo Chiari

Giornalista de il manifesto, responsabile della pagina regionale toscana del quotidiano comunista, purtroppo oggi chiusa. Direttore di numerosi progetti editoriali locali, fra cui Il Becco e La Prospettiva.

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