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Sabato, 04 Luglio 2015 00:00

Irrigare la democrazia

Irrigare la democrazia

Il panorama che si osserva dal colle che ospita la fattoria senza padroni è mozzafiato, le porte del chianti, il cielo azzurro, i colli segnati dal giallo oro del grano maturo, dalla macchia verdastra creata ad arte dagli uliveti, o i disegni generati dal ritto chino tipico della vite. Il contesto vuole la sua parte, ed il contesto di Mondeggi bene comune è di quelli da cartolina. Siamo nella hinterland fiorentino all’interno del comune di Bagno a Ripoli, un’ esperienza nata un anno fa in seno a contraddizioni del mercato della terra protratte da anni che hanno “dissanguato” questi campi tornati a zampillare irrigati dalla fonte dei beni comuni. La fattoria senza padroni nasce dopo un’assemblea pubblica promossa dalla rete di Genuino Clandestino, nel Novembre 2013.

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Mercoledì, 20 Maggio 2015 00:00

Le incognite del voto in Toscana

Tratto da il manifesto del 18 maggio 2015

Le incognite del voto in Toscana

Firenze - Al Largo del Nazareno sulla Toscana sono tranquilli. Anche grazie alla contestata legge elettorale che assegna un'ampia maggioranza di consiglieri regionali (da 23 a 26 su 40 complessivi) alla lista/coalizione che supera il 40%, i vertici locali del Pd si preparano a vincere. La loro unica incognita è quella legata alle reintrodotte preferenze, che in alcuni casi potrebbero premiare alcuni candidati dem non ancora convertiti del tutto al verbo renziano. O addirittura, grazie al voto disgiunto presidente/lista, autentici avversari. Soprattutto in quelle zone – l'area livornese e in generale la fascia costiera settentrionale– dove più forte batte la crisi. O dove, come nella Piana fiorentina e pratese, le scelte politiche del tandem Renzi-Rossi, dal nuovo aeroporto intercontinentale di Peretola al maxi inceneritore di Case Passerini, non cessano di alimentare una opposizione popolare tenace. Sempre più radicata, e per nulla intenzionata a smobilitare all'indomani del voto.

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Giovedì, 02 Aprile 2015 00:00

Per un Manifesto per il Diritto allo Studio

Ieri mattina, davanti alla sede della Presidenza della Regione Toscana in Piazza Duomo a Firenze, si è tenuta una conferenza stampa per la presentazione di un progetto ambizioso e, per questo, molto interessante.

In un momento in cui l’interesse per il destino del bene pubblico inteso in senso lato tocca livelli impressionantemente bassi, in cui l’esasperazione dei tecnicismi prende il sopravvento sul confronto e l’elaborazione politica, in cui il far tornare i conti, anche quando si parla di scuola e cultura, è l’unica preoccupazione del governo regionale, il tentativo di affrontare in modo organico la gestione dei servizi universitari nei tre atenei toscani, attaccando puntualmente una gestione che renderà presto un ricordo il “virtuoso” modello toscano, è più che lodevole.

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Una sinistra unita e forte in Europa, in Italia e in Toscana, alternativa al Partito Democratico per cui ormai la parola “sinistra” rappresenta solo una maschera da indossare quando fa comodo per conservare voti.
Auspicabile, desiderabile, necessaria, ma si può costruire? E se sì, come fare per costruirla?

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Giovedì, 12 Febbraio 2015 00:00

Un aeroporto che sa di affare

Nel giorno in cui nasce Toscana Aeroporti, che fonde la Sat del pisano Galilei e l'Adf del fiorentino Vespucci, arriva la conferma di un finanziamento statale di 150 milioni, in più tranche, per fare dell'attuale city airport di Peretola uno scalo intercontinentale, con una pista da 2.400 metri nuova di zecca e un grande ampliamento dell'intera struttura. Gongolano i vertici della nuova società. Privata, visto che la maggioranza è di Corporaciòn America, che vuol far salire sulla tolda di comando Marco Carrai. Comunque il ministro Maurizio Lupi e il viceministro Riccardo Nencini, a nome del governo Renzi, assicurano che è tutto in regola. Mentre nella sostanza, politica e sociale, il via libera all'ingente finanziamento pubblico provoca un terremoto.

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Lunedì, 26 Gennaio 2015 00:00

Alternativa in Toscana

“Noi alle elezioni ci presentiamo”. Da Siena a Prato, dall'Empolese Valdelsa a Pisa, i comitati toscani dell'Altra Europa annunciano la discesa in campo per le regionali di fine maggio. Con la speranza, esplicitata già in partenza, di far parte di un'ampia coalizione unita di forze associative, politiche e di base: “In alternativa a chi sostiene le politiche neoliberiste e di austerità”. Compreso il Pd, che dovrebbe ricandidare Enrico Rossi. Dietro la cui figura si staglia però l'ingombrante sagoma di Matteo Renzi. E di un partito, guidato saldamente dal fedelissimo Dario Parrini, le cui strategie d'azione guardano al centro. Non a sinistra. Vedi il gelo con Sel e l'accordo, già raggiunto, con “Toscana civica riformista”, nuova formazione comprendente ex di Psi, Udc e Idv. Per non parlare della nuova, più che fantasiosa, legge elettorale. Contestatissima, denunciata per incostituzionalità, e redatta insieme lo scorso autunno da Parrini e dal forzista Massimo Parisi, proconsole locale di Denis Verdini.

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Domenica, 30 Novembre 2014 00:00

Toscana da incenerire

Toscana a tutto incenerimento

Visto con gli occhi del Pd toscan-renziano, il nuovo piano dei rifiuti urbani appena approvato dal consiglio regionale è un gran passo avanti nella gestione “virtuosa” del settore. L'assessora all'ambiente Anna Rita Bramerini ricorda in ogni occasione che solo il 10% finirà in discarica, e che l'obiettivo è addirittura il 70% di raccolta differenziata nel 2020, con solo il 20% da destinare alla “termovalorizzazione”. A prima vista desta quindi sorpresa la critica della sempre più esigua minoranza dem, che anche dopo l'approvazione del piano insiste a chiedere un cambio di rotta nelle politiche sui rifiuti. Ma forse succede perché perfino quelli dell'area cuperliana, dopo almeno 15 anni di ostinati silenzi sull'argomento, ormai costretti a giocare in difesa osservano che sei, forse sette inceneritori sono davvero tantissimi. A maggior ragione in una regione come la Toscana, i cui abitanti complessivi (3 milioni e 700mila) sono pari a quelli dell'area vasta milanese, o di Roma con i comuni contermini.

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Firenze.
Un veloce accordo estivo tra Pd e Forza Italia, in particolare fra il segretario dem Dario Parrini e lo storico proconsole di Denis Verdini, Massimo Parisi, porta in dono alla Toscana una nuova legge elettorale, subito sospettata di incostituzionalità dal vicepresidente emerito della Consulta, l'autorevole Enzo Cheli. “La nuova legge – osserva a caldo Sandra Bonsanti di Libertà e Giustizia – fa rimpiangere le precedente”. Insomma un disastro. E visto che dal “cinghialum” toscano del 2005 era nato il “porcellum” di Roberto Calderoli, in vista della discussione parlamentare sul cosiddetto “italicum” già si sprecano le battute sui ricorsi storici.

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Venerdì, 15 Agosto 2014 00:00

Autostrada tirrenica? Ripensiamoci

Nella inter­mi­na­bile par­tita a scac­chi sull’autostrada tir­re­nica, le asso­cia­zioni ambien­ta­li­ste bat­tono il ferro fin­ché è caldo. A Festam­biente pre­sen­tano un nuovo docu­mento, teso a dimo­strare l’insostenibilità, anche eco­no­mica, della grande opera. In dire­zione osti­nata e con­tra­ria rispetto a un governo che in par­la­mento, per bocca del mini­stro Lupi, ha con­fer­mato l’impegno a tro­vare risorse pub­bli­che nello “Sblocca Ita­lia” per dare gambe al maxi pro­getto. In ballo ci sono ben 270 milioni di euro chie­sti dalla con­ces­sio­na­ria Sat (Società auto­strade toscane), che lamenta cre­scenti dif­fi­coltà, e però non ancora tro­vati dall’esecutivo gui­dato da Mat­teo Renzi. “A que­sto punto – lan­cia l’idea il patròn di Festam­biente, Angelo Gen­tili — se finan­zia­mento pub­blico deve essere, que­sto serva per met­tere in sicu­rezza e ade­guare l’Aurelia da Anse­do­nia a Gros­seto sud”.

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Venerdì, 27 Dicembre 2013 00:00

I treni e la sinistra delle privatizzazioni

Tentiamo un ragionamento complessivo, portate pazienza e arrivate fino in fondo.

I servizi ormai li concepiamo come un diritto, per cui paghiamo. Le poste, piuttosto che la scuola, non sono concepite come un’organizzazione di lavoratori secondo finalità di pubblico servizio: sono qualcosa che deve servirci per bisogni individuali. Non attribuiamo quindi al pubblico un ruolo di organizzazione e direzione: ci deve pensare qualcuno pagato per fare questo, a noi importa solo che il servizio funzioni.

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