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Sabato, 13 Dicembre 2014 00:00

Pillole dal Giappone #63 - Straordinari record nelle aziende dei leader di Keidanren

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Sempre più pressanti i tentativi di revisione costituzionale da parte del Partito Liberal-Democratico: lo scorso 25 novembre è stato infatti pubblicato il programma elettorale del Partito che ha tra i propri punti cardine la modifica dell'articolo 9 (articolo già oggetto di un'insolita interpretazione volta a svuotarne l'inequivocabile contenuto pacifista) e dell'articolo 96 (che regola le rigide procedure di modifica della Costituzione).
Proprio la proposta di modifica dell'articolo 96 rappresenta un salto di qualità rispetto al programma elettorale dello scorso anno, programma nel quale era solamente contenuta la volontà del PLD di sottoporre alla Dieta una bozza di modifica della Carta.

In ambito elettorale la Corte Suprema ha affermato in una propria sentenza del 27 novembre che la distribuzione dei seggi in seguito alle elezioni del 2013 per il rinnovo della Camera alta si è caratterizzata per incostituzionalità a causa della disparità enorme tra il numero dei voti ed i seggi ottenuti. La Corte ha però respinto la richiesta dei ricorrenti di invalidare la consultazione.

In tema lavoro, a seguito dell'interrogazione parlamentare del deputato comunista Miyamoto il Ministero dell'Istruzione ha iniziato a prendere provvedimenti per il contrasto di pratiche lavorative illegali cui sono vittima in particolar modo gli studenti universitari che svolgono lavori part-time.
Lo scorso 25 novembre è stata diramata una circolare che invita le università e altri centri educativi ad informare gli studenti che gli uffici del lavoro forniscono aiuto nei casi in cui si subiscano comportamenti illegali da parte dei datori di lavoro.
Pratiche consentite, ma ai limiti della legalità, coinvolgono anche i lavoratori a tempo pieno. Il 78% delle aziende i cui vertici rivestono ruoli esecutivi in Keidanren (la Confindustria nipponica) o nell'Associazione dei Dirigenti d'Azienda forzano i propri dipendenti ad effettuare più di 80 ore di straordinario al mese. Il limite di 80 ore mensili di straordinario è stato fissato dal Ministero del Lavoro per prevenire il fenomeno dei decessi da “superlavoro”. Tali dati sono stati divulgati dal senatore comunista Akira Koike.
Il fenomeno - non piccolo - delle morti da eccessivo lavoro ha costretto il parlamento ad approvare una legge (entrata in vigore il primo novembre) per prevenirle. Le macchinose procedure (quasi sempre è necessario ricorrere ai tribunali) per riconoscere la causalità della morte a seguito di straordinari troppo lunghi e prolungati nel tempo hanno però spinto un gruppo di famiglie di vittime di questa pratica lavorativa a chiedere un intervento deciso del Ministero del Lavoro al fine di facilitare le procedure e di modificare gli standard predisposti per il riconoscimento delle morti lavoro-correlate.

(con informazioni di Japan Press Weekly 26 nov. - 2 dic. 2014)

Ultima modifica il Venerdì, 12 Dicembre 2014 22:38
Roberto Capizzi

Nato in Sicilia, emiliano d'adozione, ligure per caso. Ha collaborato con gctoscana.eu occupandosi di Esteri.

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