“La bellezza è un enigma” (Fedor Dostoevskij)

Giovedì 22 maggio di nuovo la bellezza è stata il tema di discussione che fanno parte degli incontri che ancora per qualche altro giovedì si terranno nella sala del Cenacolo di Santa Croce. Il titolo scelto dal relatore Gianluca Garelli, professore di Estetica alla facoltà di filosofia di Firenze, era “qualche considerazione su bellezza e trascendenza”. Anche Garelli, come Givone la volta precedente è d’accordo sul fatto che nel moderno processo di desacralizzazione anche la bellezza non passa indenne.

Quella relazione bello/vero o bello/buono che per molta tradizione filosofica e non, fin dall’antichità (si pensi anche solo alla nota formula kalos kai agatos presente già nell’epica classica di età omerica) sembrava imprescindibile non è più garantita né scontata, anzi. Furono i medievali a mettere in dubbio la legittimità nell’accogliere anche la bellezza tra i tratti fondamentali e caratterizzanti l’essere.

Pubblicato in Umanistica e sociale

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