Intervista ad Antonio Guerrero, uno dei cinque cubani incarcerati negli Stati Uniti e rilasciati nel dicembre 2014 dopo molti anni.
A cura di Alessandro Zabban e Diletta Gasparo
1- Immaginiamo che da quando sei stato scarcerato, tu abbia girato molti posti per raccontare la tua storia. Quale è stata l’accoglienza che hai ricevuto? Quanta solidarietà viene dimostrata, ancora oggi, a Cuba?
Non ho in realtà viaggiato molto: nel mese di maggio siamo stati una settimana in Venezuela e ora siamo arrivati in Italia per questo viaggio. Pensiamo che ci saranno altre opportunità per ringraziare direttamente i molti amici nel mondo che ci hanno dato la loro sincera solidarietà. Ci manca ancora da fare un bel giro a Cuba: personalmente ho girato solo tre province cubane dopo la scarcerazione. Ho fatto un viaggio di una settimana a Santiago di Cuba, a Cienfuegos per due giorni e a Matanzas per un giorno… Tutto il tempo rimanente lo ho trascorso a L’Avana. Cercheremo di portare il nostro messaggio a più persone possibili, del nostro popolo e dei popoli amici. Per questo vi ringraziamo molto per la visibilità e l’aiuto che ci state dando con questa intervista, aiutandoci a raggiungere gli amici di Cuba che ci hanno sostenuti nella battaglia per la nostra libertà.
Il Becco è una testata registrata come quotidiano online, iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Firenze in data 21/05/2013 (numero di registro 5921).