“Perché il governo sta portando avanti una campagna di rastrellamento nelle zone in cui siamo più radicati […]? Rastrellamento significa distruggere tutto. Chiunque può essere ucciso, arrestato, abbandonato o violentato e la proprietà, le case, il raccolto e tutto può essere distrutto. Tutto questo non è altro che un regime fascista”
Con queste parole il Segretario Generale del movimento maoista rivoluzionario (CPI), conosciuto con lo pseudonimo di Ganapathi, ha messo in luce ciò che si nasconde dietro la massiccia offensiva condotta a tutto campo dalle forze governative contro le milizie rosse presenti nella zona centrale e orientale dell’India (per un articolo introduttivo sulla lotta armata in India clicca qua). Coniata dai media con l’etichetta di “Green Hunt”, l’operazione riflette in pieno quella che è la preoccupazione delle elité liberali rispetto all’intensificazione della lotta armata condotta dalla guerriglia cosiddetta “naxalita” nel corso di tutto lo scorso decennio. Il governo di Delhi
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