Il caporione stragista è Erdoğan
Non è vero che della strage di ieri 10 ottobre mattina ad Ankara che ha colpito soprattutto la parte di una manifestazione dove erano concentrati curdi legati al partito HDP e che ha fatto 128 morti e oltre 500 feriti, molti dei quali gravissimi, la responsabilità sia stata solo dell’ISIS, cioè dei suoi due killer suicidi carichi di esplosivo. Intanto testimonianze raccolte da partecipanti alla manifestazione indicano fatti che rendono più complicata la responsabilità. Intanto le esplosioni sono state precedute e accompagnate da attacchi con armi da fuoco da parte di altri individui. Poi, mentre le ambulanze stavano tentando di aprirsi la strada, la polizia ha brutalmente attaccato i manifestanti sparando lacrimogeni ad altezza d’uomo, e creando ulteriori feriti. Rappresentanti dei sindacati e delle ONG che avevano concorso all’organizzazione della manifestazione hanno quindi dichiarato che l’attacco è venuto da forze “fasciste” e che esso era stato anticipato dal ministro degli interni Altınok (questi alcuni giorni prima aveva affermato “le teste di coloro che resistono allo stato saranno sfracellate”). Le manifestazioni nelle città della Turchia avvenute in serata e stamani gridavano dunque a ragion veduta “stato assassino”. Lo stesso hanno dichiarato il presidente del partito kemalista CHP Kılıçdaroğlu e il copresidente dell’HDO Demirtaş.
Il Becco è una testata registrata come quotidiano online, iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Firenze in data 21/05/2013 (numero di registro 5921).