Sabato, 26 Settembre 2015 00:00

Interporto di Bologna, Yooz e Mr. Job

Operai ricattati, sfruttati, costretti a turni di lavoro massacranti, sottoposti a molestie sessuali reiterate sul posto di lavoro. Non siamo nei sobborghi inglesi del 1843 dove F. Engels colpito dalle condizioni lavorative della manodopera inurbata dalla rivoluzione industriale scrisse "La situazione della classe operaia in Inghilterra", bensì nell'ormai celebre interporto di Bologna, al centro di molte cronache sugli scioperi che costantemente colpiscono le cooperative che si occupano con molta solerzia di gestire la manodopera per le imprese che in questi anni, grazie allo sviluppo delle tecnologie informatiche, si dedicano alla massima virtù capitalista: tirar su lauti profitti in settori dove la domanda galoppa sulla pelle di lavoratori sempre più ridotti a bestiame da soma.

Pubblicato in Società

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