Da il manifesto del 15 giugno 2017
Nuove assoluzioni per l’amianto
Ancora un’assoluzione generale in un processo per le vittime dell’amianto. E ancora una volta il verdetto di non colpevolezza, dall’accusa di omicidio colposo, arriva dal Tribunale di Milano. Questa volta sono stati assolti otto ex manager della Breda Termomeccanica-Ansaldo, finiti sotto processo per la morte di una decina di operai causata, secondo la pubblica accusa, dall’esposizione all’amianto nello stabilimento milanese di viale Sarca tra gli anni ’70 e il 1985.
Città tossiche
Le problematiche ambientali in Italia ormai sono all’ordine del giorno. I roghi di Pianura e Scampia, i cumuli di spazzatura nelle periferie del sud Italia, il “mercato” dello smaltimento sempre più in mano alle mafie e al loro universo gravitante.
Uno dei casi più emblematici arriva dallo smaltimento dell’amianto, un problema irrisolto per il nostro paese, sempre più ostaggio di immondezzai sparsi e discariche abusive.
Un business che non vuole fermarsi, un’ occasione redditizia per chi vuole produrre ricchezza causando danni all’uomo e all’ambiente. La soluzione sembra essere lontana da una definitiva via d’uscita e il decreto Sblocca Italia emanato dal governo alla fine del 2014 non fa altro che intorpidire le acque.
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