Amore, potere e un trascinante sentimento religioso: sono queste le chiavi della Maria Stuarda, andata in scena ieri sera (repliche fino al 24 maggio) per la prima assoluta a Genova.

Opera poco fortunata all'epoca della scrittura (prodotto, su soggetto di Schiller, del debuttante calabrese Giuseppe Bardari al suo primo ed unico libretto) esprime bene il complesso lavoro di tessitura che Donizetti ha costruito intorno alle figure regali: forti, spietate a volte, eppure fragili.

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