“Tutto nel mondo è burla”. E' in questa considerazione apparentemente leggera, ma nel suo fondo amara, che è racchiuso il Falstaff: sapiente lavoro librettistico di Arrigo Boito ispirato a due opere di Shakespeare ed ultima fatica operistica di un Verdi che, seppure ottantenne, ebbe il coraggio di rimettersi in gioco ad un'età nella quale adagiarsi sarebbe stato consentito a tutti.
A 123 anni dalla prima rappresentazione il Falstaff non perde la propria carica comica e, se vogliamo, didascalica. Prima di quel “tutto nel mondo è burla” è dal “tutti gabbati” che ci giunge infatti un insegnamento utile anche per l'oggi: anche per noi.

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