Un vero e proprio evento, un avvenimento unico e memorabile per chiunque riuscirà ad assistervi: il Die Soldaten in queste settimane in scena alla Scala entra da protagonista nell’offerta culturale italiana odierna.
Nonostante l’opera, in coproduzione col prestigioso Festival di Salisburgo (è stato proprio il sovrintendente Pereira a curare il sodalizio tra la città austriaca e Milano), sia già andata in scena a Salisburgo nel 2012, l’allestimento scaligero ha un sapore di unicità. Innanzitutto è la seconda volta in assoluto che Die Soldaten viene rappresentata in Italia, per la prima volta al Piermarini. E poi, la diversità tra il palcoscenico e gli spazi in generale della Scala, campione dei cosiddetti “teatri all’italiana”, e il Teatro Felsenreitschule, la vecchia Cavallerizza dell’Arcivescovado di Salisburgo, ha imposto al regista Hermanis grosse e significative modifiche nell’impianto complessivo della messa in scena. Lo spettacolo che ha debuttato alla Scala il 17 gennaio è, quindi, senza dubbio nuovo.
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