L’operetta si presta per definizione ad essere manipolata e reinterpretata ad ogni suo allestimento, e così avviene storicamente quando si mette in scena “Il Paese del sorriso”, Das Land des Lächelns nell’originale titolo tedesco, del noto compositore ungherese Franz Lehàr.

Ad esibirsi sulle sue note sono stati i cantanti, attori e ballerini della Compagnia Abbati, da molti anni in prima fila nella riproposizione di questo genere operistico sempre più dimenticato dai grandi circuiti e che abbiamo potuto vedere al Teatro Fraschini di Pavia, certamente piccolo ma altrettanto pregevole. Corrado Abbati approfitta a piene mani della sua dimestichezza con l’operetta e ci offre uno spettacolo inedito, dai dialoghi frizzanti e attualizzati e con un gusto molto italiano per il cabaret macchiettistico.

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