L'ultimo report dell’Ipcc ha fatto sobbalzare il mondo intero. Gli obiettivi minimi di contenimento del riscaldamento globale a un livello di riscaldamento medio del pianeta di massimo 2°C, con l’ambizione di abbassare l’obiettivo a 1,5°C, starebbero clamorosamente fallendo, anche per via della deliberata violazione da parte di Paesi come gli Stati Uniti che considerano il riscaldamento globale una "bufala". Gli impatti ambientali e sociali del riscaldamento globale si moltiplicheranno e i media occidentali sembrano ignorare deliberatamente il problema.
Era il 2007 quando Stéphane Lissner, Sovrintendente del Teatro alla Scala, commissionò al compositore Giorgio Battistelli un’opera per l’occasione dell’Esposizione Universale. Un lavoro teatrale e musicale che riguardasse il tema di Expo 2015, “nutrire il pianeta - energia per la vita”, e che fosse nuovo, moderno, attuale.
I lavori di scrittura del libretto e degli spartiti furono travagliati fin dall’inizio, con tensioni tra compositore, librettista e i registi che si sono susseguiti nel ruolo. Quando infine si approdò alla scelta di Robert Carsen alla regia e il libretto era completato, mancavano ancora numerose pagine di partitura. Il Teatro alla Scala, nel frattempo, scelse di inaugurare l’Expo con la Turandot di Puccini, diretta da Chailly, e il finale inedito di Luciano Berio.
Il maestro Battistelli ha lavorato all’orchestrazione di "CO2", titolo che riprende la formula chimica dell’anidride carbonica, fino agli ultimissimi giorni di prova, a qualche giorno di distanza dalla prima esecuzione, riducendo, allargando, tagliando e riscrivendo numerosi fogli. Il prodotto scaturito da una gestazione tanto lunga è senza dubbio, e non poteva non esserlo, di notevole qualità e pregio artistico.
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