Elliott Smith e l’eleganza del malessere
Il documentario Heaven Adores You ricostruisce la vita del più grande cantautore degli anni novanta
Forse per capire il senso profondo delle poetica di Elliott Smith si può far riferimento alla scena finale del documentario di Nickolas Rossi, Heaven Adores you (2014) che si chiude sulle note strazianti di Happiness (…”that al I want now is happiness for you and me”) introdotta da un conduttore radiofonico che chiede al musicista americano perché avesse scelto di mettere proprio quella canzone in fondo al suo ultimo album. La risposta di Smith è di una semplicità disarmante: “perché è una canzone felice”.
Il lungo periodo di depressione che ha caratterizzato i suoi ultimi anni di vita, e poi le tragiche circostanze della sua morte (avvenuta nel 2003 e causata da diverse pugnalate al petto, probabilmente auto- inflitte), non possono non rendere ancora più amara una risposta così positiva, apparentemente del tutto in antitesi con le vicende personali della sua travagliata vita. In realtà però l’appello alla felicità di Elliott Smith, anche in uno dei periodi più neri della sua esistenza, risulta perfettamente coerente coi suoi desideri e con le sue esigenze comunicative: il cantautore originario del Nebraska ha infatti sempre fatto della ricerca della felicità e della serenità d’animo la meta ultima della sua vita e della sua musica.
Il Becco è una testata registrata come quotidiano online, iscritto al Registro della Stampa presso il Tribunale di Firenze in data 21/05/2013 (numero di registro 5921).