Lo scorso 17 novembre la Francia è stata travolta da una protesta totalmente inaspettata. Il giorno dei “giubbotti gialli” è stato un enorme successo con oltre 2.000 posti di blocco contro i 1.500 che erano stati annunciati, purtroppo ci è scappato pure il morto nel tentativo di forzarne uno. Una nuova manifestazione con approdo nella capitale parigina si è svolta sabato 24 novembre, e ha replicato il successo del 17 cercando di intavolare un dialogo con le istituzioni che finora sembra essere mancato secondo i manifestanti.
Nel Dieci Mani di questa settimana approfondiamo le rivendicazioni di questo nuovo movimento spontaneo dei "gilets jaunes" per capirne di più.
Negli anni Sessanta Porto Recanati era un piccolo borgo di pescatori, che durante il boom economico ha deciso di reinventarsi per diventare meta turistica, approfittando dello sviluppo della riviera adriatico e della diffusione del turismo di massa. Così la cittadina, che all’epoca aveva 6000 abitanti, iniziò gradualmente ad investire in servizi per il turismo balneare, dai ristoranti agli stabilimenti con gli “chalet” lungo la spiaggia.
Macerata: dopo l'attentato e la manifestazione
I fatti di Macerata hanno profondamente scosso il dibattito pubblico e acceso i toni di una campagna elettorale già rovente. La polemica imperversa su praticamente ogni aspetto della vicenda.
La tentata strage da parte di Luca Traini è stata interpretata in modo molto diverso dalle varie forze politiche: per alcuni si è trattato di terrorismo di matrice razzista e neofascista, per altri del gesto isolato di un pazzo, senza alcun mandante morale alle spalle.
Macerata: il sonno della ragione
Macerata, un fascista prende la pistola ed incomincia a sparare in piazza con un solo obiettivo: uccidere persone di colore. Undici persone ferite e di cui sei ferite gravemente, una strage evitata per pura casualità, un attentato mirato a creare terrore nel vero senso della parola.
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