Per una brevissima storia delle Fosse Ardeatine
Sono quasi le 4 del pomeriggio quando in via Rasella, il 23 marzo 1944, i Gruppi di Azione Patriottica romani fanno esplodere 4 bombe a mano contro l'11ª compagnia del III battaglione del Polizeiregiment "Bozen", appartenente alla Ordnungspolizei (la polizia d'ordinanza tedesca). Sono 35 le vittime dell’attentato: 33 soldati tedeschi e 2 civili italiani.
Quella di via Rasella è un’azione che segna una cesura mentale nel corpo militare e politico tedesco: è la prima volta che una Resistenza alle forze armate naziste in Italia si manifesta così chiaramente e alla luce del sole, per di più nel centro della capitale, a Roma. È un gesto grave, clamoroso, che non può certo passare senza conseguenze: gestire un secondo fronte nelle retrovie mentre gli alleati avanzano da sud sarebbe uno sforzo impensabile per le truppe del Fuhrer. Bisogna quindi rispondere subito, eliminare il problema prima che si possa espandere e rafforzare. E la soluzione, davanti a una popolazione messa in ginocchio dalla povertà e dalle difficoltà della guerra, è la paura: la rappresaglia.
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