Il linguaggio del cinema è universale ma Monolith si propone come film di genere, rivolgendosi sia al grande pubblico che ad alcuni settori specifici. Da un'idea di Roberto Recchioni (attualmente amato ed odiato curatore di Dylan Dog, autore di numerosi successi inchiostrati), prodotto da Sky e Sergio Bonelli Editore (tra gli altri), prima opera distribuita dall'appena nata Vision Distribution (ambizioso progetto italiano), l'opera italiana si rivolge al pubblico internazionale attraverso la semplicità della trama, ma pare comunque rivolto più che altro a delle nicchie (sempre più vaste, come attesta il successo crescente del Lucca Comics & Games).

Pubblicato in Film della settimana

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