Laureato alla Bocconi, un'esperienza da economista per il Fondo Monetario Internazionale, emerso alle cronache politiche sotto il PD di Bersani, eletto per questa XVII legislatura, Viceministro dell’Economia e delle Finanze durante il governo Letta, si dimette, poco dopo l’infelice battuta di Renzi “Fassina chi?”, per divergenze sulla linea politica portata avanti dall'allora solo segretario del PD rottamatore.
“Lavoro e libertà” è un libro-intervista realizzato da Roberto Bertoni, giovanissimo giornalista, classe 1990, e Andrea Costi, esperto di sviluppo sostenibile (a livello ambientale quanto di dignità dei lavoratori). Edito da Imprimatur nell’estate 2014 in seguito al successo del PD alle europee e distribuito nelle librerie a ridosso dei risultati sull’andamento del PIL italiano (deludente rispetto alle previsioni del governo e ritenuto la prima battuta di arresto di Renzi da alcuni commentatori).
«L’origine più profonda della crisi» che Europa e Italia stanno attraversando «è politica». Non sono le astratte regole dell’economia che ci hanno portato in una fase di grande difficoltà, ma scelte sbagliate (o mancate scelte).
«Il lavoro ha perso terreno nei confronti del capitale, per via del profondo indebolimento delle politiche salariali e dell’occupazione». È mancata una visione che sapesse proporre investimenti pubblici e puntasse sulla domanda interna, tanto che i timidi segnali di ripresa sono quasi del tutto legati a un aumento delle esportazioni, che sono oggi l’unica vera garanzia per la Germania di uno stato di relativo benessere, rispetto agli altri paesi. Con il progressivo superamento degli stati nazionali, l’Unione Europea ha sottovalutato il ruolo dell’intervento pubblico finalizzato ad una «crescita equa, sostenibile e durevole». Non si è portato avanti in modo sistematico una campagna per la stabilità dei prezzi, la sostenibilità dello sviluppo, il contrasto alla disoccupazione.
Così è finita che «tecnocrazia e populismo sono diventati le due facce della crisi democratica dell’Europa».
"La situazione è difficile ma siamo tutti impegnati perchè il partito ne esca bene"
Questa affermazione è targata Massimo D'Alema, e data 12 aprile 2013, in un contesto cioè estremamente problematico per gli italiani, in ogni campo (sociale, economico, politico, ecc.).
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