La Terra dei Malandrini
Vivo in loco in cui vige la legge del Malandrino,
dove lo Stato è assente,
buono solo a dar santine
con nomi da crociare,
e la divisa del gendarme
serve solo a luccicar in parata,
e la mano che andrebbe levata
a lavar via vergogna di strada
viene sbattuta sulla stella sul petto,
che il cane non abbaia al vandalo
ma a chi sta in manzo.
Controversia vige
e non serve vigilare,
chi non ha comanda
e detta legge,
non a favor di povero
e sembra covo di Bravi,
e chi ha,
se pur poco,
non lo lascia per impugnar daga,
per timore che la presa sfugga,
e io stufo vi dico,
se avessi un po’ di senno o se fossi più pazzo.
Io sono Nessuno,
ma tu di certo non sei Polifemo.