Non doveva più volare quell’airone,
disturbava i cieli cupi
col suo volo audace,
rivelava i legami
fra il dettare e il malaffare,
non doveva più volare quell’airone
che i silenzi scuoteva
da renderne parola,
e del coraggio suo
terra sicula si vantava,
tanto che tremava
chi di paura
sapeva ben vestire,
in fronte a tal vessillo
l’omertà fasulla vacillava.
E a dare scacco
l’inferno si fece strada,
su Capaci.