Le esercitazioni militari continuano a scandire le settimane nell'Asia del Nord-Est. Lunedì scorso è stata la volta di manovre congiunte USA, Repubblica di Corea e Giappone. Secondo quanto reso noto dal Ministero della Difesa di Seul le esercitazioni, durate due giorni, avevano lo scopo di simulare la reazione dei tre Paesi in caso di lancio di un missile balistico nordcoreano ed hanno visto la partecipazione di cacciatorpedinieri nipponici equipaggiati con il sistema antimissilistico Aegis. L'installazione di due nuove batterie equipaggiate con tale sistema potrebbe essere approvata dal governo il prossimo 19 dicembre. Le piattaforme saranno poste presso le basi delle forze di terra delle Forze di Autodifesa nelle Prefetture di Akita e Yamaguchi.
Preoccupazione su questo punto è stata espressa dalla Russia che ha inviato in Giappone il generale Valery Gerasimov. “Le strutture saranno sotto il controllo degli Stati Uniti e ciò ci preoccupa” ha detto il rappresentante russo incontrando il ministro della Difesa di Tokyo Onodera.
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Settimana iniziata sul fronte della Penisola corana con movimenti di navi statunitensi che sono state impiegate nei primi giorni di ottobre in esercitazioni congiunte con mezzi sudcoreani e giapponesi. Tra le manovre effettuate, secondo quanto riportato dallo Stato Maggiore della RdC, l'individuazione ed il tracciamento di eventuali missili nordcoreani. Principale nave coinvolta è stata la portaerei Ronald Regan di stanza nel porto giapponese di Yakosuka (Prefettura di Kanagawa).
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