È di 202 morti il bilancio delle piogge torrenziali che hanno colpito dal sei luglio in poi il Giappone occidentale. Ben 54.000 gli uomini della polizia, dei vigili del fuoco e delle Forze di Autodifesa dislocati per il soccorso alla popolazione. 5.900.000 gli ordini di evacuazione o gli avvertimenti circa questa eventualità che sono stati emessi dalle autorità di protezione civile in 19 Prefetture (gli evacuati effettivi sono stati 23.000). Nella Prefettura di Okayama ben 1.850 le persone portate in salvo da elicotteri o barche dopo che le acque li avevano intrappolati nelle abitazioni mentre al 13 luglio erano ancora 2.800 le persone che non è stato possibile raggiungere a causa delle frane e che risultano dunque isolate.
Vittoria netta della coalizione conservatrice PLD-Nuovo Komeito nelle elezioni dello scorso 10 luglio per il rinnovo parziale della Camera dei Consiglieri. Questo ramo del parlamento, quello con meno poteri nella Dieta nazionale, non è soggetto a scioglimento e si rinnova della metà ogni 3 tre anni (in totale ogni senatore rimane, dunque, in carica sei anni).
Dei 121 seggi in palio, 73 si trovavano in collegi locali, corrispondenti quasi sempre alle Prefetture (alcuni collegi eleggono un senatore, altri due e così fino ad alcuni che ne eleggono sei) mentre 48 sono stati eletti sulla base di un'unica lista nazionale proporzionale.
Il partito del premier Abe ha eletto 56 senatori (portandosi a 121 totali, +6 rispetto alla precedente composizione), ottenendo, nella quota proporzionale, poco più di 20.100.000 voti (quasi 1.700.000 voti in più rispetto al 2013). Non hanno ottenuto la rielezione la ministra per Okinawa e i Territori del Nord, Aiko Shimajiri, ed il titolare della Giustizia, Mitsuhide Iwaki.
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