Sabato, 09 Novembre 2013 00:00

La Spagna non è terra per Erasmus

Altri tagli in terra iberica: stavolta a subirne le spese sono tutti quei giovani universitari che hanno il sogno nel cassetto di poter studiare tre, sei o anche 12 mesi in una città estera grazie al programma Erasmus – acronimo di European Region Action Scheme for the Mobility of University Students.

La prospettiva di tale esperienza, che arricchirebbe il percorso formativo dello studente, sia in termini di apprendimento (di una nuova lingua, diversi metodi di esami, diversi corsi ecc..) sia in termini di relazionalità (l’incontro con cittadini di tutto il mondo accomunati da uno spirito cosmopolita e di profonda aggregazione, oltre che dal desiderio di indipendenza, almeno per un periodo), sembra venir mutilata dalla recente decisione del ministro dell’educazione Ignacio Wert, che ha creduto necessario tagliare significativamente la cifra di quasi 30 milioni di euro che era stata stanziata per le borse Erasmus nell’anno accademico 2012/2013.

Pubblicato in Internazionale

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