Rimandata dopo una prima votazione in luglio, lo scorso 12 settembre il Parlamento Europeo ha votato a maggioranza la proposta di Direttiva sul diritto d’autore nel mercato unico digitale; il testo approvato sarà oggetto di contrattazione con gli Stati membri fino al voto definitivo previsto in gennaio e successivamente, in caso di approvazione, la direttiva sarà recepita nelle normative nazionali dei singoli Stati.
Dilemma a cinque stelle ed Europa (a dieci mani)
Non si poteva non affrontare questa settimana il tema che ha fatto discutere non soltanto i "malati" di politica ma persino gli avventori abituali dei bar intenti ad annuire o bestemmiare con il Secolo XIX o la Nazione tra le mani: la collocazione europea dei Cinque Stelle.
Strabiliante per tempi, risultati ed effetti.
Riuscirà il secondo partito italiano a smettere di sorprenderci?
L'altra Europa con Tsipras ha preso il 4.03% dei voti alle europee ottenendo 3 parlamentari. Che bello, no anzi: che brutto... A vedere cosa è successo dal giorno dopo le elezioni e da cosa sta succedendo in questi giorni con il caso Spinelli viene da dire che brutto...
Dirò in modo semplice e chiaro come la penso per poi andare avanti. Penso che se la grande forza dei garanti e di chi ha messo in piedi il progetto della lista sia stato un accorto equilibrio tra lavorio dietro le quinte e dibattito pubblico (magistrale quel “SEL da sola sarebbe un forma di omicidio suicidio della sinistra” rivolto a Vendola), in questo caso l'errore sia stato quello di non far arrivare all'esterno le difficoltà e i problemi, nel non rendere pubblico un passaggio, ma di renderne note le conclusioni e di dover poi stare a spiegare l'accaduto. Se in base al risultato elettorale complessivo si riteneva che quell'impegno a non accettare il seggio dovesse essere da ripensare in base a considerazioni politiche (la Spinelli di certo non è una tronista) allora quel ripensamento doveva essere frutto, oltre che di una preventiva riflessione personale, di un dibattito pubblico, il ripensamento di un'intera comunità che avrebbe avuto in questo modo un ulteriore modo di crescere e formarsi come tale.
Il ceto politico professionale delle grandi formazioni politiche e di buona parte di quelle minori da gran tempo nelle campagne elettorali proclama sciocchezze demagogiche, dichiara la propria inevitabile vittoria e attacca ferocemente gli avversari. Formazioni come il PD e Forza Italia, che hanno concorso per tre decenni alla definizione delle politiche europee più disastrose e ferocemente antisociali oggi sparano intenzioni di loro rettifica profonda. Il PD tuttavia tranquillamente le prosegue in Italia (si vedano le recenti norme sul lavoro giovanile, che ne incrementano il precariato), con l'appoggio parlamentare indispensabile di Forza Italia. Senza rincorrere il pollaio in questione e produrre percentuali di votanti per questa o quella formazione provo a scrivere quale è il senso generale di queste elezioni; ed, essendo esse elezioni europee, il loro senso guardando al versante politico e istituzionale europeo.
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