Articolo di Luca Onesti
A distanza di quasi un secolo fare dei parallelismi può essere fuorviante, se lo si fa strumentalmente soprattutto. Però alcune affinità elettive (per non parlare di certe affinità elettorali), se sono vagliate con quella cartina di tornasole che è l’ironia, possono aiutare a comprendere certi passaggi storici, e a comprendere insieme anche qualcosa del presente. Di politica poi, senza senso dell’humor e del grottesco, non si capisce niente. Salazar. Ascesa e caduta di un dittatore “tecnico” di Marcello Sacco, edito da Besa editrice e acquistabile qui, è un libro, agile e di lettura molto piacevole, che il filo delle corrispondenze storiche riesce a percorrerlo in equilibrio, raccontando la storia e la personalità del protagonista della dittatura fascista più longeva del Novecento, quella portoghese. L’autore, insegnante di italiano, giornalista, scrittore e traduttore dal portoghese, vive a Lisbona da diversi anni e conosce la storia e la cultura portoghese come pochi studiosi italiani; l’intento del libro è quello di tratteggiare una traiettoria politica (che è insieme anche difficile eredità storica di un paese cronicamente “in crisi”) mettendone in risalto i passaggi più interessanti, in una lettura che potrebbe essere adatta a chi di Salazar non ha mai sentito parlare così come a chi della storia recente del Portogallo si interessa a fondo, visti gli spunti di riflessione illuminanti che offre.
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