Repeal the 8th. Sui risultati del referendum irlandese

Savita Halappanavar era una giovane dentista di origini indiane che viveva da tempo in Irlanda.

Nel novembre del 2012, a seguito di un marcato malessere e capendo di star perdendo il bambino che portava in grembo, si era recata nell'ospedale universitario di Galway, chiedendo che la gravidanza – ormai compromessa – venisse interrotta. A causa dell'ottavo emendamento alla costituzione irlandese, aggiunto nel 1983 a seguito di un referendum, che metteva sullo stesso piano la vita del feto e la vita della madre, proibendo in sostanzialmente qualunque caso l'aborto, il personale medico dell'ospedale si rifiutò di interrompere la gravidanza. Savita è morta di setticemia dopo pochi giorni.

Pubblicato in Internazionale

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