La Germania, come potenza imperialista egemone in Europa, unisce alla vocazione al mercantilismo una spiccata propensione al colonialismo come principale metodo per assicurarsi ulteriori materie prime da espropriare e mercati di sbocco per le proprie merci. Così, dopo Renzi e Hollande, anche la cancelliera Merkel non si è astenuta dal tour africano. Il suo tour di tre giorni si è svolto tra il Mali, il Niger e l’Etiopia. Stati scelti non a caso anche da Renzi e che vedono sul proprio territorio una forte presenza militare straniera in continuo incremento. Le ragioni di questa militarizzazione dell’Africa stanno proprio nel crescente dominio da parte dell’imperialismo su quella che resta una periferia scomoda, da sottomettere e difficile da gestire per la propensione crescente all’emigrazione in Europa dei propri abitanti. Infatti, L’UE come principale politica di contenimento dei flussi migratori sta puntando proprio sul ritorno del colonialismo come metodo per “aiutarli a casa loro”, come dice la destra e tenta di fare la sinistra di governo.
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