Da il manifesto del 6 giugno 2017
La Firenze solidale e antirazzista piange Lorenzo Bargellini, anima del Movimento di lotta per la casa, strappato alla vita a soli 58 anni. A tradirlo è stato il cuore, e sì che “Mao” ce l'aveva enorme, tanto da agire – lui, benestante nipote del sindaco dell'alluvione Piero Bargellini – in una realtà sempre attiva per dare un tetto sulla testa ai tantissimi che ne avevano bisogno. Anche a costo di interminabili trattative con le autorità, e di decine di denunce per occupazione abusiva. Con i conseguenti processi, e anche con le condanne che lo avevano costretto perfino all' “affidamento in prova”. Come fosse un malvivente, invece che un uomo al quale la sua città avrebbe dovuto dare, da tempo, un riconoscimento al valor civile.
Di Luca Onesti
Demolizioni e sfratti alle porte della città del turismo
A quindici minuti dal centro di Lisbona si nega il diritto all’abitazione a migliaia di persone, per far spazio ad un nuovo riassetto urbano della città e alla speculazione edilizia.
Elisabete ha quarant’anni e vive in Portogallo da sette. Ogni mattina, dalle 7 alle 9, va in un grande supermercato a fare le pulizie, è lontano ma deve andarci a piedi, perché non ha soldi per pagare il pass dei trasporti pubblici. Il resto della mattinata lo passa a vendere pochi oggetti, ma non ha una licenza e deve stare attenta alla polizia.
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