Settimana aperta con il viaggio di Shinzo Abe negli Stati Uniti. Lunedì il premier nipponico è partito per New York per partecipare all'Assemblea Generale delle Nazioni Unite ma anche per discutere con gli Stati Uniti circa i rapporti economici bilaterali in vista della visita di Trump nel Sol Levante Giappone prevista per novembre. Al centro dell'attenzione mondiale nell'ambito dei lavori ONU il discorso violentissimo tenuto da Donald Trump apprezzato solamente da Israele (il ministro della Difesa giapponese Onodera, interrogato sul tema, si è rifiutato di commentare) ed al quale ha risposto con altrettanta durezza, lo scorso 21 settembre, il Presidente nordcoreano Kim Jong Un con un comunicato.
“Le minacce militari, sia quelle verbali che le azioni, non hanno aiutato a risolvere la situazione” ha sottolineato da Pechino - in risposta alle dichiarazioni di Mattis circa le “opzioni tutte sul tavolo” ma la risposta vale anche per Trump - il Portavoce degli Esteri Lu Kang nella conferenza stampa del 19 settembre. Dura anche la critica del ministro degli Esteri russo Lavrov.
“Dobbiamo fare in modo che la Corea del Nord abbandoni tutti i propri programmi nucleari e missilistici in maniera completa, verificabile ed irreversibile: ciò che è necessario non è il dialogo ma le pressioni” ha dichiarato Abe il 20 settembre nel proprio intervento all'Assemblea.
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