Una nuova tassa per favorire la riforestazione potrebbe essere inserita nella prossima riforma fiscale che il governo ha in procinto di varare. L'imposta, dell'importo di 1.000 yen (7,48 euro) andrebbe ad aggiungersi alla tassa di soggiorno a carico dei turisti che si trattengono nelle strutture ricettive nipponiche e dovrebbe essere introdotta a partire dal 2024. Forme di tassazione simile fanno già parte delle tasse di soggiorno varate da 37 Prefetture e dalla città di Yokohama. Per evitare una doppia tassazione il governo starebbe studiando una differenziazione di destinazione delle somme. Il governo prevede entrate per circa 60 miliardi di yen l'anno.
Allo studio dell'esecutivo vi sarebbe anche una sostanziale modifica del regime fiscale per i turisti. Allo stato attuale sono esenti dal pagamento dalla tassa sui consumi i turisti stranieri che spendono almeno 5.000 yen (poco più di 37 euro) in un unico negozio duty free purché acquistino materiale elettronico, gioielli o cibo. Nelle intenzioni del governo l'esenzione scatterà a prescindere dalla categoria merceologica dei beni acquistati. Secondo l'Agenzia Giapponese per il Turismo i negozi duty free sono circa 40.000 ed hanno fatturato tra gennaio e settembre di quest'anno più di 3.000 miliardi di yen.
A sei anni dalla catastrofe che ha colpito la centrale nucleare di Fukushima il Sol Levante non ha ancora stabilito la fine che dovranno fare il milione di tonnellate di acqua radioattiva immagazzinate in 900 vasche presenti sul sito dell'ex impianto. Gli esperti suggeriscono un graduale rilascio di queste acque in mare in quanto i trattamenti subiti avrebbero rimosso tutti gli elementi pericolosi per la salute umana ad eccezione del trizio che sarebbe però presente in piccole quantità. Di contro una rottura delle vasche provocherebbe un rilascio incontrollato delle acque e dunque del materiale radioattivo in esse presente.
Il Partito Liberal-Democratico potrebbe beneficiare più del previsto della divisione nel campo dell'opposizione: a dirlo un sondaggio del quotidiano Mainichi (un'analisi di qualche giorno prima comparsa su altri quotidiani assegnava invece al PLD un calo di una quarantina di seggi, segno della grande incertezza che regna su queste elezioni).
Per il quotidiano edochiano il partito del premier dovrebbe mantenere più o meno lo stesso numero di seggi della legislatura uscente (284, l'analisi di Mainichi gliene assegna tra i 281 ed i 303).
Calo di alcuni seggi (dai 35 attuali a 30-33) per il Nuovo Komeito mentre la lista di Kibo no To promossa congiuntamente da Yuriko Koike e dal Partito Democratico dovrebbe ottenere un numero di seggi tra i 42 ed i 54 (attualmente espressione di questo blocco sono 57 deputati quasi tutti eletti con il PDG).
La nuova formazione guidata da Yukio Edano, il Partito Costituzionale Democratico, otterrebbe al contrario dei democratici un ottimo risultato, per essere una prima prova con un numero di seggi compreso tra i 45 ed i 49.
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