Giovedì, 13 Settembre 2018 00:00

Il tempo libero nella società neoliberista

«Il tempo è una derrata rara, preziosa, sottomessa alle leggi del valore di scambio. Questo è chiaro per il tempo-lavoro perché è venduto e acquistato. Ma sempre di più il tempo libero stesso deve essere, perché sia consumato, direttamente o indirettamente acquistato. Norman Mailer analizza il calcolo di produzione relativo al succo di arancia messo sul mercato congelato o liquido (in cartoni). Quest’ultimo costa più caro perché nel prezzo vengono inclusi i due minuti guadagnati rispetto alla preparazione del prodotto congelato: al consumatore è in tal modo venduto il proprio tempo libero. Ed è logico, perché il tempo “libero” è in effetti tempo guadagnato, capitale capace di fornire reddito, forza produttiva virtuale, che occorre dunque riacquistare per poterne disporre»1.

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Presi dalla discussione sul reddito di cittadinanza e le dichiarazioni sulla possibilità di formare un governo, il dibattito politico di questi giorni ha ignorato la sentenza emessa dal giudice di Torino lo scorso mercoledì 11 aprile sulla vicenda dei sei fattorini di Foodora che avevano fatto ricorso contro l’allontanamento da parte dell’azienda.

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